P.
Antonio Lunardi nella sua ricostruzione storica Fraternità O.F.S. Sant’Antonio di Padova – Un novantennio di vita
(1890-1981), ricorda Giuseppina Berettoni: “Giuseppina entrò nel Terz’Ordine Francescano nel
settembre 1894, all’età di 19 anni. Emise la professione della regola l’anno
seguente. Nel 1922 venne eletta dal Consiglio maestra delle novizie”. Era
allora Direttore del Terz’Ordine P. Ignazio Beschin, che nel 1919 era stato
chiamato e preposto alla direzione delle Opere
Antoniane e della Fraternità.
Che la scelta di Padre Ignazio cadesse su una Giuseppina diciannovenne ci indica quanto ancorché giovane fosse solida la sua preparazione e caratura
spirituale.
Giovane e pieno d’entusiasmo, P. Ignazio Beschin comincia la sua
azione di animazione con un omaggio a Benedetto XV: - in nome della Fraternità –
in un'l’Italia che era appena uscita dalla Prima
guerra mondiale, cui egli stesso aveva partecipato come soldato– si rivolse al Santo Padre illustrando l’opera a favore delle popolazioni
dell’Europa Centrale stremate dalla fame e dalla miseria.
Furono anni di grande impulso, anche numerico, della Fraternità che si aggira sui 500-700 iscritti: “nonostante la scarsità delle fonti – nota ancora P. Lunardi - sappiamo che non fu un incremento solamente di vita esterna, ma anche interiore, ispirata da un forte spirito francescano”.
Già Definitore della Provincia del Veneto, noto per la sua profonda cultura nel campo della Teologia morale e del Diritto canonico, era stato chiamato a Roma dal Ministro generale dei frati minori P. Serafino Cimino con l'incarico di Vice-postulatore per le cause dei santi. Inizio sponte sua a scrivere la vita e poi pruomuovere la causa di P. Bernardino da Portogruaro - come nota p. Bernardino Barban (2) - "iniziativa grandiosa, che nessuno gli comandò, ma che egli s'impose, per la glorificazione di un gran Servo di Dio, sfruttando i ritagli del tempo libero". Sua è anche - tra l'altro - la partecipazione alla redazione della prima versione del Martirologio Francescano.
P. Ignazio Beschin, lasciò l’incarico di Direttore della Fraternità nel 1929, per poi ritornare nella sua Provincia religiosa - della quale divenne anche Ministro - e morì a Chiampo, in provincia di Vicenza, nel 1954 in concetto di santità.
Furono anni di grande impulso, anche numerico, della Fraternità che si aggira sui 500-700 iscritti: “nonostante la scarsità delle fonti – nota ancora P. Lunardi - sappiamo che non fu un incremento solamente di vita esterna, ma anche interiore, ispirata da un forte spirito francescano”.
Già Definitore della Provincia del Veneto, noto per la sua profonda cultura nel campo della Teologia morale e del Diritto canonico, era stato chiamato a Roma dal Ministro generale dei frati minori P. Serafino Cimino con l'incarico di Vice-postulatore per le cause dei santi. Inizio sponte sua a scrivere la vita e poi pruomuovere la causa di P. Bernardino da Portogruaro - come nota p. Bernardino Barban (2) - "iniziativa grandiosa, che nessuno gli comandò, ma che egli s'impose, per la glorificazione di un gran Servo di Dio, sfruttando i ritagli del tempo libero". Sua è anche - tra l'altro - la partecipazione alla redazione della prima versione del Martirologio Francescano.
P. Ignazio Beschin, lasciò l’incarico di Direttore della Fraternità nel 1929, per poi ritornare nella sua Provincia religiosa - della quale divenne anche Ministro - e morì a Chiampo, in provincia di Vicenza, nel 1954 in concetto di santità.
marco stocchi, ofs
(1) Antonio Lunardi, , Fraternità OFS Sant'Antonio - pro manuscripto
(2) Bernardino Barban, Il P. Ignazio. Ricordo di una grande anima francescana, p 116, Cenacolo Francescano S. Antonio (Assisi) Marietti Ed. (Torino-Roma), 1960