31 gennaio: Seconda Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa

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Messaggi inviati dal Patriarca latino di Gerusalemme, Sua Beatitudine Fouad Twal e dal Custode di Terra Santa Padre Pizzaballa , in vista della II Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, che si svolgerà il 31 gennaio prossimo e prevederà una 24 ore no-stop di celebrazioni eucaristiche e adorazioni. L'iniziativa è promossa da un gruppo di giovani della Terra Santa e dell'Italia, in particolare dall'Apostolato "Giovani per la Vita" (www.youthfl.org), dall'Associazione dei Papaboys (www.papaboys.it), dai gruppi di Adunanza Eucaristica (www.adorazione.org) e dalle Cappelle di Adorazione Perpetua.

La Fraternità s'unisce al coro d'intercessione
per la riconciliazione e per la pace tra i popoli di Terra Santa
Preghiera in fraternità: ore 14

Patriarca Twal: 
"La preghiera comunitaria ha una particolare forza"

P. Pizzaballa, Custode di Terra Santa: 
"Pregate per Gerusalemme"

"Chiedete pace per Gerusalemme:/
vivano sicuri quelli che ti amano; 
sia pace nelle tue mura, /
sicurezza nei tuoi palazzi. 
Per i miei fratelli e i miei amici /
io dirò: "Su te sia pace!" 
Per la casa del Signore nostro Dio, / 
chiederò per te il bene"

(Salmo 122)
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Pregare per Gerusalemme è un imperativo posto nel cuore della preghiera. Una novità perenne. Un richiamo antico che ancora oggi desta la nostra attenzione, la nostra partecipazione, come un'urgenza che ci sta a cuore, un dovere che si compie per amore, con amore.

Per la seconda volta si raccolgono in preghiera e attorno a questa preghiera molte persone, gruppi, movimenti, Chiese. Un coro che si passa la voce da un punto all'altro del mondo e invoca la pace per un piccolo lembo di terra che ci appartiene perché ci è stato dato insieme alla fede nel Signore Gesù; nel Padre che ha saputo amarci da sempre e per sempre e ha voluto che fossimo salvati dal sacrificio del Figlio; nello Spirito che ci fa sentire nel cuore il dovere e la gioia di corrispondere a tanto dono con la responsabilità della fraternità, con l'impegno concreto per la giustizia e la pace.

Unirci a questo coro richiede allora di metterci in comunione gli uni con gli altri, per diventare quel noi che fa diventare personale, diretto, il rapporto con Dio: Padre nostro. A lui chiediamo pace per la Terra Santa, per la Terra della nostra redenzione. E subito ci accorgiamo che è un dono che abbiamo già ricevuto, quando un diverso coro lodava Dio e diceva "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama".

Che ne abbiamo fatto di quella pace? Come abbiamo accolto il Principe della pace? Pregare per la pace in Terra Santa diventi allora un volersi ritrovare nella sincerità, ognuno davanti a se stesso, gli uni davanti agli altri, tutti insieme davanti a Dio per ri-scoprire il dono della pace, per assumerci la responsabilità della pace, per ri-dare gli uni agli altri il dono che abbiamo così gratuitamente ricevuto.
E ammaestrati dal Signore, fiduciosi che egli sa di cosa abbiamo bisogno, ci impegneremo a vivere la giustizia, la misericordia, il perdono, la riconciliazione, la compassione. Impareremo a farci prossimi di chi soffre in questa Terra, per questa Terra, per la mancanza di pace di cui soffre tutta la Terra Santa. La pace ha bisogno di preghiera, di impegno, di coraggio. Auguri, dunque, perché da questa Seconda Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, nasca un concreto impegno per la riconciliazione e la pace, e ogni iniziativa che ne seguirà sia sostenuta con fermezza e coerenza.

P. Pizzaballa, Custode di Terra Santa


Patriarca Twal: 
"La preghiera comunitaria ha una particolare forza"

Ad un anno dal sorgere di questa importante iniziativa, che ha visto l'adesione di più di 500 città del mondo, esprimo la mia profonda gratitudine per la 2. Giornata Internazionale di intercessione per la Pace in Terra Santa, per quello che è un desiderio ed un impegno vivo, nato nel cuore soprattutto di tanti giovani, di elevare al Signore una sincera ed intensa preghiera per il dono della pace. È un'esperienza di Chiesa, che, in quanto "forza spirituale" è una realtà che, come ci ha ricordato il Santo Padre Benedetto XVI, "può contribuire ai progressi nel processo di pace"[1].

Egli stesso ha sottolineato, in viaggio verso la Terra Santa nel maggio dell'anno scorso, l'importanza della preghiera: "Da credenti siamo convinti che la preghiera sia una vera forza: apre il mondo a Dio. Siamo convinti che Dio ascolti e che possa agire nella storia. Penso che se milioni di persone, di credenti, pregano, è realmente una forza che influisce e può contribuire ad andare avanti con la pace"[2].

Per questo, non può che essere motivo di speranza e di fiducia ogni iniziativa in cui, uniti insieme nella preghiera con un'intenzione particolare, ci rivolgiamo a Dio come Suoi figli. La preghiera comunitaria ha una particolare forza, lo stesso Signore Gesù ce lo ha ricordato: "Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro" (Mt 18,20).

Grazie a tutti voi, in modo particolare voi giovani, che senza esitare e con molta generosità vi riunirete, in tante parti del mondo, per 24 ore consecutive nella preghiera, in momenti di silenziosa adorazione davanti a Gesù Eucarestia, nelle celebrazioni eucaristiche, al fine di implorare questo dono, tanto prezioso quanto fragile, che è la Pace.

A nome della Comunità dei cristiani in Terra Santa, ringrazio tutti i promotori di questo evento: le varie associazioni (l'Apostolato "Giovani Per La Vita", l'Associazione Nazionale Papaboys, le Cappelle di Adorazione Perpetua in tutta Italia e nel mondo, i Gruppi di Adunanza Eucaristica), le varie Congregazioni e chi singolarmente o in gruppo si impegnerà ad offrire il proprio tempo e la propria preghiera per questa intenzione.

Il Signore Gesù, Principe della Pace, volga il suo sguardo sulla Sua terra, ci conceda la Pace, e doni la Sua abbondante benedizione su tutti coloro che prenderanno parte a questa iniziativa.

+ Fouad Twal, Patriarca

1) Benedetto XVI, Intervista concessa ai giornalisti durante il volo verso la Terra Santa, 8 maggio 2009, in Pellegrinaggio del Santo Padre Benedetto XVI in Terra Santa (8-15 maggio 2009), Raccolta completa dei discorsi, Gerusalemme, 2009, p. 7.

2) Benedetto XVI, Intervista concessa ai giornalisti durante il volo verso la Terra Santa, 8 maggio 2009, in Op. cit., 7.