In chiusura del Centenario della beata Angela da Foligno (2010)



  

La BEATA ANGELA 
da Foligno

Come francescano secolare sono molto devoto alla Beata Angela da Foligno, un modello da seguire.
La data di nascita non si conosce, mentre è certo che è morta il 4 gennaio 1309; verso il 1291 la sua adesione al “Terzo Ordine Francescano”, ora denominato “Ordine Francescano Secolare”. 
La sua “conversione”, nel Sacramento della Penitenza, celebrato nella Chiesa Cattedrale di San Feliciano, a Foligno, era avvenuta, come comunemente si afferma, verso il 1285, dopo una vita cristiana mediocre e anche segnata dal peccato. Angela, in quel periodo, era gia sposata, aveva dei figli e viveva insieme a sua madre. Successivamente, in breve tempo, perde tutti i famigliari e cominciò il cammino di “penitenza”, che spinse a liberarsi di tutti i beni, a fare vita comune in casa sua con una certa Masazuola e professare la Regola del Terzo Ordine. 
Al termine di un pellegrinaggio comunitario ad Assisi, poco dopo l’adesione al movimento francescano, uscì in grida rivolte all’Amore”, sulla soglia della Chiesa Superiore di San Francesco: si concludeva, così, una lunghissima, mirabile esperienza mistica. Questo evento clamoroso assisano,a cui assistettero in molti, fu all’origine del colloquio, che durò quasi sei anni, con un Frate Minore, parente e confessore di Angela, del cui nome si conosce solo la lettera A. il “Memoriale”, che riporta le confidenze delle Folignate e le annotazioni di Frate A., preceduto da un “Prologo”, è la prima parte di quell’opera singolare, a cui si è soliti dare il titolo “Il libro della Beata Angela da Foligno”. Essa testimonia anche l’esistenza di una piccola cerchia di discepoli della Beata. Le reliquie della Beata sono conservate nella Chiesa di San Francesco, retta dai Frati Minori Conventuali di Foligno.
L’interesse a Foligno, in Italia e nel mondo per la vicenda umana e l’esperienza mistica della Poverella ha conosciuto in questi ultimi anni un incremento notevolissimo. Fondamentale è stata l’iniziativa, portata a felice compimento nel 1985, dell’edizione critica del “dossier” angelano. Si tratta dell’opera “Il Libro della Beata Angela da Foligno”, a cura dei padri Ludger Thier e Abele Calufetti, dell’ordine dei Frati Minori. Ad oggi il testo latino, ricostruito con perizia dai due esperti, è stato tradotto integralmente in italiano, inglese, spagnolo e francese. Di notevole importanza e interesse sono stati anche i vari convegni internazionali, uno dei quali si è tenuto in occasione del settimo centenario dell’adesione di Angela al Terzo Ordine Francescano. 
Da non dimenticare, poi, per capire l’attuale fervore di studi angelani, la ricostruzione del “Cenacolo della Beata Angela da Foligno”, che promuove una spiritualità squisitamente francescana. Anche la visita del Papa Giovanni Paolo II a Foligno (20 giugno 1993) e la sosta nella Chiesa di San Francesco, dinanzi all’Urna della Beata, hanno richiamato l’attenzione del mondo intero sulla figura di una delle più grandi mistiche cristiane, il cui processi di canonizzazione è ancora in corso, dopo la conclusione della fase diocesana. La sua festa si celebra a Foligno, Città e Diocesi, e in Umbria, il 4 gennaio, il giorno della sua nascita al “Cielo”.
Si narra che Angela abbia avuto diverse esperienze mistiche visioni. Una volta, durante il sonno, Angela vide il Cuore del Signore Gesù. Contemporaneamente udì queste parole “Nel mio cuore non c’è menzogna, ma ci sono tutte cose vere”. Un’altra volta si sentì dire da Dio: “Figlia della pace, in te riposa tutta la Trinità, tutta la verità, di modo che tu possiedi me e io possiedo te”. Quando scrivo di vedere in Angela un modello, però, non cerco visioni mistiche; mi basta cercare di imitare la sua umiltà francescana.
Cesare Catarinozzi, ofs