Ofs per l'Abruzzo

FRATERNITA' DI SANT'ANTONIO
Marzo 2009 



CON I TERREMOTATI D’ABRUZZO

Violente scosse di terremoto hanno colpito la terra d’Abruzzo…
Ha tremato forte la terra…
Ha ferito e umiliato duramente la vita…
Ha seminato paura, sconforto e morte…
Partecipiamo al dolore delle popolazioni colpite E ci uniamo alla preghiera del Papa per le vittime, in particolare per i bambini, e per le loro famiglie. E nel buio che per pochi attimi ha avvolto tutti noi
da questa sera… da questa notte …
Vogliamo accendere una piccola luce …
la luce di questi pochi brani della preghiera
di San Francesco, la lode di Dio Altissimo
Tu sei amore e carità. Tu sei sapienza.
Tu sei sicurezza, Tu sei quiete.
Tu sei protettore,
Tu sei custode e nostro difensore.
Tu sei fortezza, Tu sei refrigerio.
Tu sei la nostra speranza,
Tu sei la nostra fede, Tu sei la nostra carità.
Tu sei tutta la nostra dolcezza,
Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore,
Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.
Accenderemo anche un piccolo lumino
in ogni luogo dove pregheremo…
Come segno e impegno
ad essere Fraternità di luce
Anche e soprattutto nei giorni bui come oggi…

G. Failla
Ministro Ofs d’Italia





A tutti i livelli, dall’Ofs, dal nazionale fino al “piccolo noi” della Fraternità Sant’Antonio. un po’ tutti sentiamo il bisogno di testimoniare la nostra pena e solidarietà con gli abruzzesi colpiti dal terremoto di questi ultimi giorni e portare loro un effettivo sostegno. Il Consiglio di Fraternità ha dunque deliberato che questa ultima domenica di aprile sia in ricordo e di aiuto di quelle popolazioni con la preghiera e la raccolta di un’offerta.
Attenzione, però, perché vivendo nella “civiltà dello spettacolo” il rischio di queste iniziative estemporane può essere quello di sostituire a una solidarietà vera e operante, l’appagamento che consegue alla semplice esplosione emotiva del momento. Non vorremmo fosse così. Scrive Ignazio Silone come nell’aspra terra d’ Abruzzo «il dolore vi è stato sempre considerato come la prima delle fatalità naturali; e la Croce, in tal senso, accolta e onorata». Corrispondendo al dolore di questi fratelli accogliamo e onoriamo in parole ed opere Cristo Gesù.