Venerdì di Propaganda: Benedetta Capelli di Radio Vaticana intervista Maria R. Del Genio


La spiritualità di Nennolina 
nel libro "Carissimo Dio Padre..." 

◊   “Carissimo Dio Padre…” si chiama così il libro di Maria Rosaria del Genio interamente dedicato alla figura di Antonietta Meo, meglio conosciuta come “Nennolina”. Scomparsa a soli 7 anni a causa di una malattia inguaribile, la bimba romana è stata dichiarata Venerabile da Benedetto XVI nel 2007. Il volume, presentato  venerdì 29 gennaio presso la libreria internazionale Paolo VI, raccoglie le lettere e i pensieri che Nennolina aveva dettato alla mamma.

il servizio di Benedetta Capelli:



Per il testo dell'intervista
CLICCA
Caschetto e frangia scura, un sorriso appena accennato e lo sguardo sicuro di chi sa che sta andando verso l’offerta di sé a Gesù. E’ l’immagine che molti devoti di Nennolina conoscono, una posa realizzata qualche giorno prima dell’amputazione della sua gamba e che il padre le volle regalare per non dimenticare com’era. Non che quel triste evento incise sul suo temperamento, rimasto invece sempre vivace e forte. Vissuta negli anni ’30 a Roma, “Nennolina – scrive l’autrice del libro Maria Rosaria del Genio – è calata nel suo tempo ma lo trascende per la capacità mostrata di immergersi nell’infinito di Dio":

(musica)
Caro Gesù Eucarestia
Ti voglio tanto bene!...Ma molto!...Non solo perché sei il padre di tutto il mondo, ma anche perché sei il Re di tutto il mondo, io voglio essere sempre la piccola lampada Tua che arde notte e giorno davanti e vicino a Te nel Sacramento dell’altare.
Gesù io vorrei queste tre grazie
La prima – fammi santa e questa è la cosa più importante
La seconda – dammi delle anime
La terza – fammi camminare bene, veramente questa non è molto importante. Non dico che mi ridai la gamba, quella te l’ho donata!...
(musica)

E’ solo una delle 162 letterine che Antonietta dettò alla mamma, cui vanno aggiunti alcuni pensierini scritti da lei stessa in prima elementare. Gesù, la Madonna, lo Spirito Santo ma anche i propri famigliari sono i destinatari, senza alcuna distinzione tra visibile e invisibile. Frutto di una spiritualità spontanea e profonda. Una spiritualità totalizzante che la rende ancora oggi, a distanza di oltre 70 anni, una figura attuale.  

Maria Rosaria del Genio: “E’ attuale nei termini in cui la si presenta ai bambini: non come la bimba che ha sofferto, ma la bimba che ha risposto sì all’amore di Dio. Io credo che dobbiamo vederla sempre inserita nel progetto di Dio, che è sempre lo stesso ed è un progetto di amore. Questo progetto di amore è sempre attuale. Più si entra in questo progetto e più diventa attuale”.


A stupire, leggendo le sue lettere, è la sua maturità nel conoscere la Trinità, nel sapere che lo Spirito Santo illumina e accanto a questo c'è lo stupore tipico dei bambini che la fa preoccupare per il dolore provato da Gesù sulla paglia “che – scriveva – ti pungeva tutto”. Espressioni che sono specchio della santità di Dio anche tra i piccoli. 

Maria Rosaria del Genio: “Nennolina un giorno ha detto alla mamma: “Io quando sarò morta farò scendere tanti gigli, farò fare una pioggia di gigli”. La mamma allora le disse: “Farai come Santa Teresina?”, prendendola in giro. “No, io farò cadere una pioggia di gigli, perché io sono il giglio davanti a Gesù”. Nennolina infatti voleva essere la lampada e il giglio davanti a Gesù sacramentato. La lampada perché brilla sempre ed è il sacrificio e il giglio perché profuma.


Ad oggi, Nennolina resta “quel capolavoro di Dio che si compiace di attirare a sé grandi e piccoli, facendoli partecipi della vita di fede, di carità e di speranza”.