Il nome "metodista" nel senso letterale del termine: gente che ha metodo, "metodica",
fu dato intorno al 1730 ad un gruppo di giovani protestanti inglesi
che si riunivano per studiare la Bibbia
e impegnarsi a vivere una vita cristiana molto regolata.
Nasce dunque all'interno della Riforma.
Da un punto di vista cattolico, il Metodismo contiene o comprende se non tutti, molti degli elementi o beni della Chiesa. Secondo l'Enciclica di Papa Giovanni Paolo II Ut unum sint (n. 11), e sulla base del Decreto sull'Ecumenismo, nella misura in cui tali elementio beni si trovano nelle Chiese membro del Consiglio Metodista Mondiale, l'unica Chiesa di Cristo è effettivamente presente in esse.
I metodisti, da parte loro, tendono ad una definizione inclusiva della Chiesa, e pertanto sulla base della fede trinitaria comune, essi riconoscono che la Chiesa cattolica è una vera Chiesa ed uno strumento di grazia per la salvezza. I metodisti ritengono che la loro tradizione wesleyana possieda elementi dai quali la Chiesa cattolica può trarre beneficio, e considerano valido il concetto enunciato da Giovanni Paolo II nel n. 28 dell'Enciclica Ut unum sint che il dialogo comporta uno "scambio di doni".
da dx: pastore Eric, Guido, Marco e Cesare
collegamento approfondimenti ecumenici:
- Il cammino metodista - Profilo dottrinale - Atteggiamento ecumenico in Internetica
- rapporto del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'unità tra i cristiani