Nel 1212 il Poverello era venuto a Roma per
recarsi dal pontefice Innocenzo III e fu in quell’occasione che Jacopa conobbe
il santo e si adoperò affinché questi ottenesse dall’abate di san Cosma, detto
Cosimato, posto nella regione trasteverina, un ospizio (di san Biagio) nel
vicino ospedale sulla riva del Tevere per i frati che venivano a Roma.
Francesco tornò nella nostra città altre quattro volte.
Al
1229 risale la Bolla “Cum Deceat Vos” di papa Gregorio IX con cui l’ospizio di
san Biagio e relativa cappellina passa dai Benedettini di san Cosimato ai Frati
Minori. Nello stesso anno, il conte Pandolfo
dell’Anguillara fece demolire l’antica cappellina e vi fece edificare una
chiesa a tre navate coperta di semplice tetto, affrescata da Pietro Cavallini
con scene della vita del Signore e di san Francesco. Questa chiesa, però non
c’è più: fu demolita nel 1682, quando fu costruita quella attuale, con il
lascito del cardinale Lazzaro Pallavicini.
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vedi nota |
Chiude la ricca decorazione pittorica, la
raffigurazione della Vergine Annunziata e dell’Angelo Annunziante, opere del
tardo ‘600 romano dalla forte vigoria plastica e dalle morbide cromie.
In fondo alla cappella dell’Immacolata
Concezione (navata di sinistra), attraverso due porticine si accede a una
saletta dov’è sepolto il pittore Giorgio De Chirico.
Nella chiesa di san Francesco a Ripa riposa il corpo di san Carlo da Sezze, fratello laico dell’ordine dei Frati Minori, annoverato nella schiera dei mistici francescani, che fu sacrestano in questa chiesa. Su richiesta, è possibile visitare il museo a lui dedicato.
Notevolmente bella è la scultura, ultima del Bernini (1675), raffigurante l’estasi della Beata Ludovica Albertoni. Questa santa visse e operò a Roma in tempi calamitosi, dal 1473 al 1533, madre dei poveri e benefattrice degli orfani. E’ compatrona della nostra città.
Gli affreschi dei peducci, alla base della volta, sono di autore sconosciuto e rappresentano le quattro sante romane Cecilia, Agnese, Francesca Romana e Ludovica Albertoni.
Maria Rosaria Cavuoti,
ofs
Nota: Le chiese francescane spesso presentano - come in questo caso - la presenza di altari lignei, invece che marmorei, dato il voto di povertà, elemento centrale nella spiritualità dell'Ordine minoritico. In questo caso, c'è una curiosità: quest'altare, che conserva le reliquie della chiesa trasteverina, è costituito da elementi girevoli, a scomparsa, voluti per proteggere i reliquiari da eventuali furti!
Nota: Le chiese francescane spesso presentano - come in questo caso - la presenza di altari lignei, invece che marmorei, dato il voto di povertà, elemento centrale nella spiritualità dell'Ordine minoritico. In questo caso, c'è una curiosità: quest'altare, che conserva le reliquie della chiesa trasteverina, è costituito da elementi girevoli, a scomparsa, voluti per proteggere i reliquiari da eventuali furti!