IL MINISTERO E L'OPERA DI P. IGNAZIO BESCHIN PER I FRANCESCANI SECOLARI DI SANT’ANTONIO. Ritrovato un documento autografo del Servo di Dio Ignazio Beschin.



Tres Ordines hic (Francesco) ordinat:
Primuque Fratrum nominat
Minorum, pauperumque
Fit Dominarum medius.
Sed Poenitentium tertius
Sexum capit utrumque.

Giuliano da Spira




Dall' UFFICIO RITMICO DI SAN FRANCESCO
Questi (Francesco) istituisce tre Ordini:
il primo lo chiama dei Frati Minori
il secondo delle Povere Dame (di s. Damiano)
mentre il terzo, costituito da ambo i sessi,
è denominato dei Penitenti.
Giuliano da Spira
(1175- 1240)

P. Bernardino Barban pubblicò nel 1960 un ricordo di questa grande anima francescana che è stata P. Ignazio Beschin in un voluminoso libro, edito da Marietti, che nel ripercorrere la sua lunga e impegnatissima vita di servizio nella sua Provincia veneta e presso la Curia generalizia dell'Ordine dei Frati Minori, dedica un sostanzioso capitolo dedicato al suo prodigarsi per l’elevazione umana e spirituale della Congregazione dei Terz'Ordine presso la Basilica di Sant'Antonio al Laterano.

Per l’estate Squilla francescana lo riprodurrà in un fascicoletto così da permettere, nel confronto con le esperienze di quanti ci hanno preceduto, di commisurare i nostri passi di francescani secolari oggi.

Prossimamente, invece, su queste pagine on line pubblicheremo i due articoli che a P. Ignazio ha dedicato Elvio Pettinella, già pubblicati nei due ultimi numeri cartacei di Squilla Francescana.



Attestato di vestizione con firma autografa
del Servo di Dio Ignazio Beschin
In questi giorni. tra le carte d'archivio della Fraternità è emerso un "Attestato di vestizione" alla Congregazione del Terz'Ordine francescano S. Antonio del 1927 ... con firma autografa del Servo di Dio Ignazio Beschin ! 
Inutile dire della grande commozione nel ritrovare quest'antico foglio che testimonia la lunga storia di Fede della nostra Fraternità !

Vi si legge: Pacini Emma, dimorante etc. ha ricevuto Canonicamente il santo abito del Terz'Ordine di San Francesco ... un abito soprattutto interiore !


E' stato proprio P. Ignazio, nei tempi che fu Direttore della nostra Fraternità, a ripristinare l'uso - come si diceva allora - dell' "abito grande", ovvero il saio, tra i terziari.
Per evitare abusi era permesso indossarlo nelle assemblee, alle processioni, ai funerali ed alle funzioni ecclesiastiche quando vi partecipavano come Fraternità.
Molti personaggi illustri, che il Terz'Ordine ha contato tra le sue fila, hanno voluto esse seppelliti vestiti del semplice saio. Per tutti era un onore, un privilegio, poter riposare sul letto funebre vestiti solo dell' "abito bigio", a conclusione della propria vita, vissuta nell'umiltà e nella mortificazione, secondo l'esempio di san Francesco d'Assisi e richiedendone l'opera di mediazione.  

Marco Stocchi, ofs