16 gennaio / In ricordo dei Protomartiri francescani

In occasione della memoria dei Protomartiri francescani rimandiamo al post pubblicato in occasione del 26 dicempre scorso, festa di S. Stefano, primo martire cristiano: "Vocazione francescana realizzata nel martirio" di fr. Giacomo Bini.

Il sangue dei Protomartiri Francescani è stato il seme della vocazione minoritica di Fernando da Lisbona: per questo il 16 gennaio può essere definita anche la festa della vocazione di sant'Antonio di Padova! P. Pietro Messa ci ha inviato questo scritto:

Si può vivere senza un perché, ma non senza un per chi!

Quando Francesco d’Assisi giunse a Terni le persone furono affascinate dal suo modo coinvolgente di predicare, in cui le parole erano rese ancora più autorevoli dal tenore di vita; alcuni vollero seguirlo, o meglio come lui mettersi in cammino sulle orme di Gesù Cristo vivendo la forma di vita del Vangelo. Così andarono alla Porziuncola, presso Assisi dove divennero membri dell’ordine dei frati Minori; da lì furono inviati a evangelizzare le terre dei non cristiani e giunsero prima in Portogallo e infine in Marocco a Marrakech. Quando fu pronunziata su di loro la sentenza di morte si ripetevano l’un l’altro: «Orsù fratelli! Abbiamo trovato quello che cercavamo: siamo costanti e non temiamo di morire per Cristo!».
I loro corpi martirizzati, ormai venerati come quelli dei santi, furono portati a Coimbra dove il canonico agostiniano Fernando da Lisbona, stupito dalla loro affezione a Cristo che li portò non solo a vivere ma persino a morire per lui, decise di aderire ai frati Minori assumendo il nome di Antonio.
Voleva andare anche lui in Marocco per testimoniare la fede, ma vicende varie lo condussero in Sicilia da dove, passando anche per la zona di Terni, giunse ad Assisi dove san Francesco lo inviò nel nord Italia; morì il 13 giugno del 1231 e l’anno successivo fu canonizzato nel Duomo di Spoleto. Da quel momento sarà conosciuto come sant’Antonio di Padova e oggi è venerato non solo da cristiani, ma anche da membri di diverse religioni, mussulmani compresi.
La morte precoce dei Protomartiri francescani, oriundi della zona di Terni, apparentemente sembrò un fallimento ma in realtà il loro sangue fu il seme della vocazione francescana di sant’Antonio. Per questo la Chiesa di Sant’Antonio in Terni – dal 2010 Santuario antoniano dei Protomartiri francescani – è un luogo che rammenta l’importanza di coniugare amore e sacrificio perché solo così il primo è credibile e il secondo fa fiorire il deserto. 

vedi anche su Squilla francescana: 790° DEL MARTIRIO DEI "PROTOMARTIRI FRANCESCANI" convegno di Terni - 11 giugno 2010, di P. Pietro Messa

* Si ricorda che sono disponibili in fraternità copie del libro (ed Velar) sui Protomartiri francescani della terziaria francescana Esperia Urbani che P. Pietro Messa ha presentato in fraternità: vedi il post.

** Passione e altre fonti in traduzione italiana in: