San
Francesco sceglie "liberamente e con tutta sicurezza" Dio come unico
Padre, in cui ripone "ogni suo tesoro, fiducia e speranza" (Fonti
francescane 1043). Facciamo nostra l'esperienza di preghiera che S.
Francesco vive con il Padre.
con San Francesco
d’Assisi
Sanctissime
Padre
Nostro
Santissimo
Creatore, Redentore, Consolatore e Salvatore nostro
Che
sei nei cieli...
negli Angeli e nei
Santi illuminandoli a conoscere che tu, Signore, sei luce; infiammandoli ad
amare, perchè tu, Signore, sei amore; inabitando in essi, pienezza della loro
gioia poichè tu, Signore, sei il sommo bene, eterno, dal quale viene ogni bene,
senza il quale non vi è alcun bene.
Sia
santificato il tuo nome...
si faccia più
chiara in noi la conoscenza di te,per poter vedere l'ampiezza dei tuoi
benefici, l'estensione delle tue promesse, i vertici della tua maestà, le
profondità dei tuoi giudizi
Venga
il tuo regno...
affinchè tu regni
in noi per mezzo della grazia e tu ci faccia giungere al tuo regno dove ti
vedremo senza ombre, dove sarà perfetto il nostro amore per te, piena di gioia
la nostra unione con te, eterna la nostra felicità.
Sia
fatta la tua volontà come in cielo così in terra
affinchè ti amiamo
con tutto il cuore sempre pensando a te; con tutta la mente, orientando a te
tutte le nostre intenzioni e in ogni cosa cercando il tuo onore. Fa' che
possiamo amare il nostro prossimo come noi stessi, trascinando tutti al tuo
amore, godendo dei beni altrui come dei nostri, aiutando gli altri a sopportare
i mali e non recando offesa a nessuno.
Dacci
il nostro pane quotidiano...
il tuo diletto
Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo, da' a noi oggi a ricordo e riverente
comprensione di quell'amore che ebbe per noi, e di tutto ciò che per noi disse,
fece e patì.
Rimetti
a noi i nostri debiti...
per la tua
ineffabile misericordia in virtù della passione del Figlio tuo e per
l'intercessione e i meritidella beatissima Vergine Maria e di tutti i santi.
Come
noi li rimettiamo ai nostri debitori...
e quello che noi
non sappiamo pienamente perdonare, tu, Signore fa' che pienamente perdoniamo,
sì che, per amor tuo, si possa veramente amare i nostri nemici... e a nessuno
si renda male per male, e si cerchi di giovare a tutti in Te.
Non
ci indurre in tentazione...
nascosta o
manifesta, improvvisa o insistente.
E
liberaci dal male...
passato, presente e
futuro.
Amen
Note dagli incontri Quaresimali in cripta:
Spesso
come motivo di perfetta aderenza al Vangelo si dice che Francesco lo
viveva "sine glossa", alla lettera. La parola tardo latina glossa deriva
dal greco e si riferisce a quelle annotazioni che si fanno a mano sui
margoni o tra le righe dei libri, allora i codici, dove vi è spazio
libero per scrivere. Si intende quindi che San Francesco prende e segue
alla lettera il Vangelo. Com'è allora che ci troviamo di fronte a
questa esposizione o perifrasi della preghiera che ci ha dato il
Signore, il Padre nostro ?
"Come ha evidenziato André Vauchez - ci ha ricordato P. Pietro Messa in uno degli incontri quaresimali in cripta - il modo di Francesco di vivere la sequela Christi non consiste – come invece si è soliti dire – in un’osservanza letterale del Vangelo "sine glossa" (senza commenti), ma in un’alta considerazione della lettera quale luogo per cogliere lo spirito; proprio tale osservanza «spiritualmente letterale» del Vangelo gli permette di avere una fede integrale senza cadere nell’integralismo.
"Come ha evidenziato André Vauchez - ci ha ricordato P. Pietro Messa in uno degli incontri quaresimali in cripta - il modo di Francesco di vivere la sequela Christi non consiste – come invece si è soliti dire – in un’osservanza letterale del Vangelo "sine glossa" (senza commenti), ma in un’alta considerazione della lettera quale luogo per cogliere lo spirito; proprio tale osservanza «spiritualmente letterale» del Vangelo gli permette di avere una fede integrale senza cadere nell’integralismo.