PAPA BENEDETTO XV E L' "'INUTILE STRAGE" DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE un papa francescano secolare in prima linea per la pace


100 ANNI DALL'INIZIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE



L'Italia entrerà in guerra nel 1915
Il 28 giugno 1914 scoppiava la Prima Guerra Mondiale.Il terziario francescano Papa Benedetto XV, tra i regnanti del tempo, è sola voce che si alzava per scongiurare la fine alle ostilità, nell'incomprensione generale.

Nel 1917, di fronte ad un'altra "inutile strage" pronunciò un memorabile discorso per trovare una via pacifica di risoluzione del conflitto, che contò alla fine, in quattro anni: 8.400.000 MORTI, 21.188.000 FERITI, 7.751.000 DISPERSI. Quali dati ufficiali.

Il conflitto durava ormai da tempo, rendendo evidente la tragedia di una guerra che fu chiamata "Grande guerra" non a caso, che trascinò con se si alzò contro la guerra anche la voce del pontefice Benedetto XV con un appello ai paesi belligeranti del 1 agosto 1917.

“In sì angoscioso stato di cose, dinanzi a così grave minaccia, Noi, non per mire politiche particolari, né per suggerimento od interesse di alcuna delle parti belligeranti, ma mossi unicamente dalla coscienza del supremo dovere di Padre comune dei fedeli, dal sospiro dei figli che invocano l'opera Nostra e la Nostra parola pacificatrice, dalla voce stessa dell'umanità e della ragione, alziamo nuovamente il grido di pace, e rinnoviamo un caldo appello a chi tiene in mano le sorti delle Nazioni. Ma per non contenerci più sulle generali, come le circostanze Ci suggerirono in passato, vogliamo ora discendere a proposte più concrete e pratiche. Siamo animati dalla cara e soave speranza di vederle accettate, e di giungere quanto prima alla cessazione di questa lotta tremenda, la quale ogni giorno di più apparisce inutile strage."
Benedetto XV, 1917