SOLENNITA' DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE commento al Vangelo di Adelaide Rossi

8 dicembre
SOLENNITA’
dell’IMMACOLATA CONCEZIONE


Dicendo che Maria è l’Immacolata diciamo di lei due cose, una negativa e una positiva: negativamente, che è stata concepita senza la “macchia” del peccato originale; positivamente, che è venuta al mondo ripiena già di ogni grazia. In questa parola sta la spiegazione di ciò che Maria è. Il Vangelo della festa lo sottolinea facendoci riascoltare la parola dell’angelo: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te”.
La parola grazia ha due significati. Può significare favore, perdono, amnistia, ma anche bellezza, fascino, amabilità. Il mondo d’oggi conosce bene questo secondo senso di grazia, è anzi il solo che conosce. In Maria ritroviamo questi due significati di grazia. Ella è “piena di grazia” anzitutto perché è stata anche lei “graziata”, cioè salvata gratuitamente dalla grazia di Cristo. Ma è “piena di grazia” anche nel senso che la scelta di Dio l’ha resa splendente, senza macchia, “tutta bella” (“tota pulchra”), come la canta la Chiesa in questa festa.
Se l’Immacolata Concezione è la festa della grazia e della bellezza, essa ha qualcosa di importante da dire a noi oggi. La bellezza ci tocca tutti, è una delle molle più profonde dell’agire umano. L’amore per essa ci accomuna tutti. Perché allora tanto spesso la bellezza si trasforma in una trappola mortale e in causa di delitti e di lacrime amare? Pascal dice che esistono tre ordini di grandezza, o categorie di valori, al mondo: L’ordine dei corpi e delle cose materiali, l’ordine dell’intelligenza e del genio e l’ordine della bontà e santità. Appartengono al primo ordine la forza, le ricchezze materiali;appartengono al secondo il genio, la scienza, l’arte; appartengono al terzo la bontà, la santità, la grazia.
Tra ognuno di questi livelli e il successivo c’è un salto di qualità pressoché infinito. Non si aggiunge e non si toglie nulla a nessuno.
Esistono anche tre specie di bellezza: la bellezza fisica o dei corpi, la bellezza intellettuale o estetica,e la bellezza morale e spirituale. Anche qui tra un piano e il successivo c’è un abisso. La bellezza di Maria Immacolata si colloca sul terzo piano, quello della santità e della grazia e ne costituisce anzi, dopo Cristo, il vertice. E’ bellezza interiore, fatta di luce, di armonia, di corrispondenza perfetta tra la realtà e l’immagine che aveva Dio nel creare la donna.
In sintesi, Maria è l’espressione più alta offerta alla creatura umana di partecipare al piano di Dio, cioè al Regno. Dio non è un solitario artefice di freddi mondi e di storie assurde. Egli vuole con la sua creatura privilegiata, l’uomo, edificare una mirabile architettura di amore e di pace nella storia.
Ogni uomo è chiamato a essere “costruttore con Dio. Maria è il modello della totale e mai incrinata dedizione a questo progetto divino. Dal primo all’ultimo istante della sua esistenza.Dio, “colmando di grazia” Maria, presenta la possibilità di un’umanità nuova e giusta, di una città in cui Dio sia pienamente presente.
L’Immacolata Concezione è anche un segno di purezza. Come insegna il N.T., la purezza cristiana è un atteggiamento interiore globale. L’adesione del cuore, cioè della coscienza, all’amore di Dio fa germogliare amore. E’ questa la purezza di Maria e la purezza del vero credente. Una purezza che è limpidità e calore dello spirito in un mondo spesso immerso nell’odio e nell’impurità.