QUANDO CARLO CAMPANINI NELLA CHIESA DI S. ANTONIO AL LATERANO INCONTRO' PADRE PIO ... storia di una bilocazione del santo cappuccino raccontata dall'attore che lavorò con Walter Chiari


         "Hanno visto Padre Pio in una chiesa di Roma... ", con queste parole inizia un articolo di Nazzareno D'Errico, pubblicato dal settimanale Miracoli, circostanziando: "Quando era in vita, il frate, non si mosse mai dal convento di San Giovanni Rotondo".
E invece, per Giubileo della Misericordia, Padre Pio a Roma c'è arrivato davvero! Accolto da più di 500.000 fedeli, dal Papa e dalla Curia, come a conferma di quanto il santo cappuccino aveva predetto "farò più rumore da morto".
Eppure Padre Pio non è la prima volta che è stato visto a Roma, se è vero - continua Nazzareno D'Errico - "tanti devoti, invece, hanno testimoniato di averlo incontrato nei luoghi più disparati". Uno di questi è un confessionale della Basilica di S. Antonio al Laterano, dove è stato incontrato in bilocazione da un celebre attore degli anni '50-'60 Carlo Campanini, che molti ricorderanno anche per esser stato "spalla" a tanti scheck di Totò e soprattutto Walter Chiari.
Ringraziando l'autore e l'editore di averci fatto conoscere questa vicenda, vi lasciamo alla lettura dell'articolo completo - dove si riporta di un altra bilocazione di Padre Pio in San Pietro - riproponendoci di raccogliere la testimonianza della terziaria francescana Giulia Matino dell'OFS S. Antonio, che conobbe e fu sposata dal Santo cappuccino.

marco stocchi

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Le testimonianze di chi, a Roma si è imbattuto in un cappuccino "carismatico" capace di ascoltare e rispondere con parole sagge. Un attore in crisi, una donna ...

MA COSA CI FA P. PIO A S. PIETRO?
OVVIO E' LI PER LE CONFESSIONI!

Quando era in vita, il frate, non si mosse mai dal convento di San Giovanni Rotondo. Tanti devoti, invece, hanno testimoniato di averlo incontrato nei luoghi più disparati.
Ecco una testimonianza: "Un pomeriggio dell'estate del 1922 andai con una amica a visitare la Basilica di San pietro. Mentre camminavo sotto le grandi arcate, il desiderio di confidare a un sacerdote i miei dubbi si fece più forte. Mi rivolsi a un sacrestano, ma questi mi rispose che ormai era troppo tardi e che i sacerdoti erano andati tutti via. "Manca solo mezzora dalla chiusura!" aggiunse come fosse un invito a sbrigarci. Io e la mia amica continuammo a visitare la Basilica. Mentre osservavamo un monumento, vidi di fronte a me un frate cappuccino.


Confessionale in San Pietro con la
dicitura Ex Ordine Fratrum Minorum.
Mi avvicinai e gli chiesi se poteva ascoltarmi. Il frate ripose di sì ed entrò nel vicino confessionale.
Gli dissi subito che non avevo intenzione di confessarmi, ma volevo solo chiedere delle spiegazioni. Rimasi a lungo inginocchiata ad ascoltarlo. Le sue parole erano convincenti e precise. Mi sentii subito sollevata.
Il racconto prosegue. "Quando uscii dissi alla mia amica: "Come è dotto questo religioso. Aspettiamolo, voglio chiedergli dove risiede per tornare a parlare con lui". In quel momento arrivò il sacrestano e ci pregò di uscire perché doveva chiudere. "Aspettiamo il cappuccino che si trova in quel confessionale" dissi. "Deve uscire anche lui, altrimenti rischia di passare la notte qui dentro", aggiunse il sacrista. E nel dirlo si avvicinò al confessionale e alzò la tendina... Ma non c'era nessuno! "Se ne è andato" disse. Restammo incredule "Chissà da dove è uscito!".
Nell'estate dell'anno successivo sentii parlare per la prima volta di padre Padre Pio. Un sacerdote con le stimmate che viveva a San Giovanni Rotondo. Provai immensamente il desiderio di andare da lui. Insieme a una mia zia e ad alcune amiche organizammo il viaggio.
Al piccolo convento di San Giovanni Rotondo trovammo molta gente. C'erano anche diverse personalità. Il corridoio che dalla sacrestia portava alla clausura era gremito. Riuscii a trovare un posto in prima fila. Passando, dre Pio si fermò davanti a me. Mi guardo negli occhi e sorridendo mi disse: "Giovanna, io ti conosco. Tu sei nata il giorno in cui morì tuo padre...". La testimone ha poi rivelato: "Quelle parole mi lasciarono sbalordita. Come faceva il Padre a essere a conoscenza di quella particolare circostanza della mia vita? Il mattina seguente andai a confessarmi.


Antonio Forgione (P. Pio)
al fronte della guerra 1915-18
Appena mi avvicinai, Padre Pio dopo avermi benedetta mi disse. "Figlia mia, finalmente sei venuta, Da tanti anni ti aspettavo". - "Padre, forse mi sta scambiando con un'altra persona", risposi. "No, non mi sbaglio. Anche tu mi conosci" aggiunse. "E' la prima volta che vengo a San Giovanni Rotondo" ribattei. E continuai: "Fino a pochi giomi fa non sapevo nemmeno che lei esistese".
 "L'anno scorso -  disse il Padre - in un pomeriggio di estate ti sei recata con un'amica nella Basilica di San Pietro in cerca di un sacerdote che potesse illuminare i tupi dubbi sulla fede. Hai incontrato un cappuccino e hai parlato con lui. Quel cappuccino ero io".

La ragazza, Giovanna, che ha raccontato la sua avventura era nata a Udine, tra le braccia di Padre Pio, durante la prima Guerra Mondiale.
È lo stesso frate a raccontarglielo: "Quando tu stavi per nascere, la Madonna mi portò ad Udine, nel tuo palazzo. Mi fece assistere alla morte di tuo padre e poi mi disse di prendermi cura di te. Mi sei stata affidata dalla Vergine e devo pensare alla sua anima".

La ragazza, divenuta poi religiosa con il nome di Suor Jacopa, non è la sola persona ad aver visto Padre Pio in una chiesa di Roma...

A S. ANTONIO AL LATERANO
L'ATTORE CAMPANINI MEDITO' IL SUICIDO, MA



Carlo Campanini e Padre Pio
Anche I'attore Carlo Campanini, famosa spalla di Walter Chiari in diversi sketch televisivi nei primi Anni '60, lo incontrò. Non nella basilica di San Pietro, ma in una chiesa di Via Merulana.
"Ero ricco e famoso, ma moralmente distrutto, vuoto, demoralizzato... Invidiavo quelli che avevàno il coraggio di togliersi la vita".
Non si tolse la vita, ma si sfogò a lungo, raccontando i suoi peccati, inginocchiato ai piedi di un frate. "Era la mattina del 6 gennaio 1956 e sentendomi il morale particolarmente a terra, entrai senza neppure avedermene nella chiesa di Sant'Antonio in Laterano, in via Merulana.
C'era molta gente e diversi stavano in fila davanti al confessionale. Si intravedeva un fate grosso e rubicondo. "Quello amala buona tavola più di me, non gli confesserei mai i miei peccati" pensai. In quel momento vidi un altro religioso che pregava dimnanzi a un Crocifisso. Era macilento, con il volto segnato dalla sofferenza. "Con quello mi confesserei anche io" pensai. In quell'istante il frate macilento si alzò, andò verso il confessionale e prese il posto di quello rubicondo. Ma la fila di chi attendeva era lunga assai. "Non posso aspettare" dissi e feci mossa di andarmene. Nello stesso istante il primo della fila mi offrì il suo posto:"Si accomodi, signore". Mi trovai inginocchiato in confessionale. Uscii dopo mezz,ora con il viso bagnato.. ".


Foto della basilica di S. Antonio, esterno ed interno.
La didascalia dice: "Anche qui il frate si faceva trovare in bilocazione
 dai devoti che avevano bisogno di una confessione.

Qualche settimana dopo salì a San Giovanni Rotondo per conoscere Padre Pio. Si inginocchiò per confessarsi: "Comincia dal 1936, gli ingiunse il frate". "Mi sono confessato nei giorni scorsi" protestò I'attore che effettivamente si era sgravato dei peccati più grossi confessandoli a un anonimo frate romano. "Ti ho detto di ricominciare dal 1936" ripetè Padre Pio. E aggiunse con voce severa: "Sei un vigliacco a vergognarti di raccontare i peccati mentre non ti sei vergognato di offendere Gesù". Quella confessione cambiò la sua vita. Al termine Padre pio lo abbraccio e lo baciò: "Chi credi che fosse quel frate che hai incontrato a Roma, nella Chiesa di Sant'Antonio, in via Merulana?". E regalò a Carlo Campanini un rosario raccomandandosi di recitarlo spesso. Accomiatandosi Padre Pio aggiunse: "Ti sarò sempre vicino".
Nazzareno D'Errico



Le spoglie di P. Pio in Piazza San Pietro nel feb. 2016, in occasione del Giubileo della Misericordia.
Foto: La Stampa


COSA VUOL DIRE: BILOCAZIONE

Per bilocazione s'intende: "Presenza contemporanea di un corpo in due distinti luoghi. Il corpo fisico piò essere presente solo in uno dei due posti, nell'altro è presente solo apparentemente, al modo di una visione intellettuale, immaginativa o corporea. E' dovuta all'azione diretta di Dio: Satana può produrla ricorrendo a raggi luminosi, vapori, sostanze materiali. Non si hanno prove di bilocazione naturale. I pretesi casi di bilocazione potrebbero essere dovuti a telepatia o illusione ottica.
Si è verificata con Francesco d'Assisi, Antobio da Padova, Giuseppe da Copertino, Pietro Alcantara, Alfonso de'Liguori, Paolo della Croce, Pio da Pietralcina.

P. Schiavone in La Mistica parola per parola, a cura di Luigi Borriello, Maria Rosaria Del Genio, Tomas Spidlik, Ancora, Milano 2007.




Carlo Campanini e Padre Pio
Carlo Campanini nacque il 5 ottobre 1906. Attore comico apprezzato ed applaudito negli ambienti del cinema e del teatro, approdò a San Giovanni Rotondo nel 1939. Quando vide Padre Pio venire verso di lui, gli sembrò di trovarsi di fronte ad un gigante e si prostrò ai suoi piedi. Dopo aver ricevuto l'assoluzione, andò nel orto del convento a piangere. Da quel giorno tornò spesso per confessarsi e per partecipare alla sua messa. Prima di iniziare la sua giornata di lavoro, ascoltava la santa messa e recitava per intero il rosario.
Aderiva a tutti gli inviti dei Gruppi di preghiera per parlare delle esperienze vissute accanto a Padre Pio. Era felice quando accompagnava dal Padre i suoi colleghi. Chiese di essere seppellito a San Giovanni Rotondo per essere vicinissimo a Padre Pio anche dopo la morte. Morì il 20 novembre 1984.

Fonte: La Voce di Padre Pio


Walter Chiari e Carlo Campanini
NEL WEB: INTERVISTA AL FIGLIO
BENVENUTO CAMPANINI

Carlo Campanini è stato uno dei protagonisti dell’avanspettacolo, della cinematografia italiana e della tv tra gli anni '40 e '70. Indimenticabile spalla di Walter Chiari, Carlo Campanini rappresenta ancora oggi un punto di riferimento per tanti giovani comici.

Soprannominato il “sacrestano di Padre Pio” per la sua grande devozione al Santo di Pietrelcina, è sepolto nel cimitero di San Giovanni Rotondo, dove ogni anno, suo figlio Benvenuto, si reca per pregare. Con lui abbiamo ricordato la figura e la fede di questo grande attore: TeleRadioPadrePio