6/Report
Paolo
Affatato:
Cosa dire ai giovani, della speranza?
Don
Gennaro Martino: Quando stavo a Napoli, gridavo ai giovani, ai
disoccupati ecc.: “non rubate la
speranza!”.
Questo papa ha usato queste stesse parole: “non fatevi rubare la speranza.”
La speranza è il fondamento di un credente
perché siamo in Gesù, siamo tutti uomini di Galilea.
La speranza è costitutiva per un cristiano.
Se sei un uomo di speranza, sei cristiano altrimenti non lo sei.
Investire
sulla speranza è crescere sul peccato che ci porta a non credere di farcela. Se, infatti, si è
nel peccato, il peccato più grosso è quello che ti fa dire che non puoi farcela
e che Dio non è in grado di aiutarti. E’ un peccato non pensare di farcela dopo
la caduta.
La fede
è un dono e per se stesso, questo richiede coere-nza di vita e di testimonianza.
La carità è l’espressione massima
della fede. Ma la speranza dice che
c’è un futuro, abbiamo sempre un futuro; è Dio.
Essere capace di fede è la testimonianza di
futuro in quanto, il cristiano è agente
di futuro, portatore di nuove parole che
sostituiscono quelle vecchie e stanche.
San
Francesco non è solo il santo della povertà, è stato colui il quale ha
inventato un nuovo linguaggio, colui il quale ha avuto la volontà di imprimere
il linguaggio e il ritmo della gioia, ponendosi più avanti dal passo che allora
il mondo aveva ed era un passo più lento.
Per essere dunque uomini di speranza si
deve avere una nuova visione! Bisogna essere capaci ad uscire dai nostri
cenacoli.
La ricerca del futuro non deve essere solo
il compito affidato alla politica o alla scienza. Deve partire da noi. Allora,
come faccio ad affrontare i tempi difficili che mi si pongono davanti?
C’è un ritmo che il Cristiano, anche in un
tempo di tempesta, gli fa dire: “il
Signore è il mio pastore, non manco di nulla”.
Bisogna ridare la dimensione della gioia
nella crisi della speranza perché la speranza non muore mai. La gioia è
annuncio di speranza.
Ai giovani possiamo dire che hanno la
responsabilità di insegnarci la gioia e noi adulti abbiamo la responsabilità di
non fargli perdere la gioia.
Marcello Capaldi
* IMPORTANTE! : questi "appunti" a commento del video comprendono solo alcune sollecitazioni, occorre ascoltare il video in intergrale per avere cognizione certa di quanto don Gennaro Matino ci ha espresso, per essere uomini e donne di Speranza.
PAPA FRANCESCO - Domenica delle Palme 2013 - "Per favore non lasciatevi rubare la speranza!".
Il grido di Papa Francesco nell'omelia della messa delle Domenica delle Palme parlando a braccio: una forte denuncia del rischio che si ceda allo scoraggiamento. "In questo momento viene il diavolo mascherato da angelo e tante volte insidiosamente ci dice la sua parola. Non ascoltiamolo, seguiamo Gesù".
"Guardiamoci intorno: quante ferite il male infligge all'umanità!. Guerre, violenze, conflitti economici che colpiscono chi è più debole, sete di denaro, di potere, corruzione, divisioni, crimini contro la vita umana e contro il creato. La nostra gioa non nasce dal possesso delle cose". "Non dobbiamo credere al Maligno che ci dice: non puoi fare nulla contro la violenza, la corruzione, l'ingiustizia, contro i tuoi peccati! Non dobbiamo mai abituarci al male!".
PAPA FRANCESCO - Domenica delle Palme 2013 - "Per favore non lasciatevi rubare la speranza!".
Il grido di Papa Francesco nell'omelia della messa delle Domenica delle Palme parlando a braccio: una forte denuncia del rischio che si ceda allo scoraggiamento. "In questo momento viene il diavolo mascherato da angelo e tante volte insidiosamente ci dice la sua parola. Non ascoltiamolo, seguiamo Gesù".
"Guardiamoci intorno: quante ferite il male infligge all'umanità!. Guerre, violenze, conflitti economici che colpiscono chi è più debole, sete di denaro, di potere, corruzione, divisioni, crimini contro la vita umana e contro il creato. La nostra gioa non nasce dal possesso delle cose". "Non dobbiamo credere al Maligno che ci dice: non puoi fare nulla contro la violenza, la corruzione, l'ingiustizia, contro i tuoi peccati! Non dobbiamo mai abituarci al male!".