Is 55,1-11; C
Is 12,2-6; 1 Gv 5,1-9; Mc 1,7-11
Memoria di San Tommaso da Cori
Gv 5,1-9
Dopo questi fatti, ricorreva una festa dei
Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
A Gerusalemme, presso la porta delle
Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto
i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. FF 3226 Si
trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e
sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il
malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si
agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli
disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all'istante quell'uomo
guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
FF sta per Fonti Francescane - riferimenti tratti da "Bibbia francescana",
ed. Il Messaggero, Padova, 2014
Il
battesimo di Giovanni era importante come disposizione alla contrizione del
cuore e preparazione al lavacro vero ed efficace: quello nello Spirito, che
solo Gesù avrebbe dato.
Nel
Giordano non fu l’acqua che santificò Gesù, ma Gesù che santificò l’acqua. Non
solo quella del Giordano, ma quella di tutti i battisteri del mondo.
La festa del Battesimo di Gesù è
l’occasione annuale per riflettere sul nostro battesimo. Nell’opinione di molta
gente il battesimo viene spiegato come un entrare a far parte di una realtà
umana –l a Chiesa - di cui forse non si condividono tutte le posizioni; viene
visto solo nella sua posizione orizzontale. Di qui tante crisi e abbandoni e
oggigiorno perfino richieste di cancellare il proprio nome dal registro dei battesimi.
Ma il battesimo è infinitamente di più. E’
entrare in una relazione stabile con Dio Padre come figli, con Gesù come membra
del suo corpo, con lo Spirito Santo come suo tempio. Il bambino viene
battezzato nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, e non nel nome
del Papa, dei vescovi e dei sacerdoti!
Perché battezzare i bambini da piccoli?
Perché non aspettare che siano grandi e
decidano loro stessi liberamente?
E’ una domanda seria, ma spontaneamente ne
pone un’altra che per me ci aiuta a comprendere meglio la risposta.
Nel procreare un figlio e nel dargli la
vita, forse che i genitori gli chiedono prime il permesso? Convinti che la vita
è un dono immenso, suppongono giustamente che il bambino un giorno sarà loro
grato per esso. Non si chiede il permesso ad una persona quando si tratta di
farle un dono e il battesimo è essenzialmente questo:il dono della vita fatto
all’uomo per i meriti di Cristo.
Certo, tutto questo suppone che i genitori
siano essi stessi credenti e intendono aiutare il bambino a sviluppare il dono
della fede. La Chiesa riconosce ad essi una competenza decisiva in questo campo
e non vuole che un bambino sia battezzato contro la loro volontà.
Questo passo evangelico mi ha
suggerito altri spunti di riflessione:
-
L’esistenza di Gesù, che si confonde con l’umanità comune ( la vita
quotidiana di un uomo orientale della Palestina, che parla una lingua locale,
l’aramaico galilaicco,) spezza la sua tra quotidiana per apparire il mistero
nascosto in questa persona. La dichiarazione del vangelo odierno “Tu sei il
Figlio mio prediletto” echeggia infatti all’inizio del ministero pubblico
quando Gesù nasce, risuona sul monte della Trasfigurazione e sarà sigillata
sulla croce dalla voce di uno dei primi credenti, il centurione romano. Il
Battesimo è, perciò, un invito a scoprire il nostro mistero di figli adottivi,
celato sotto le spoglie della nostra mortalità e miseria.
-
La manifestazione del mistero di Cristo non è trionfalista;, la sua è
una regalità (Sal 2) non di potenza ma di servizio e di amore proprio come ha
fatto il Servo annunziato dal Secondo Isaia e da Pietro. La consacrazione nello
Spirito che Gesù riceve nel Battesimo è per l’evangelizzazione dei poveri e dei
sofferenti e tale deve essere lo scopo anche della nostra consacrazione
battesimale.
-
Oggi è anche la celebrazione di tutti i battesimi cristiani che da quel
battesimo e dal battesimo di sangue della croce di Cristo (Mc 10, 38) ricevono
efficacia. Il battesimo cristiano è il dono di salvezza e di amore di Dio che
si muove verso l’uomo ancor prima che l’uomo possa muoversi verso di lui; ma è
anche risposta e adesione libera e personale da testimoniare nella vita e nella
formazione interiore. Una risposta preparata dal sì della Chiesa e dall’impegno
dei genitori e dei padrini.
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SAN TOMMASO DA CORI
RICORDANDO
IL PELLEGRINAGGIO AL
SACRO
RITIRO DI BELLEGRA
L’11
gennaio è memoria di S. Tommaso da Cori alla cui tomba
abbiamo fatto pellegrinaggio la scorsa primavere: a Bellegra nel Lazio,
riposano infatti le spoglie di san Tommaso (Francesco Antonio) Placidi da Cori,
sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori, insigne per l'austerità di vita e per
la predicazione e illustre fondatore di eremi.