IL GIARDINETTO DI MARIA



Desideriamo dedicare in ogni numero un pensiero a Maria, madre della Chiesa e madre nostra. Ce ne offre occasione questa preghiera di fr. Efraim che ci ha “regalato”  padre Bernardino della Comunità Famiglia di Guidonia, di cui ci siamo già interessati nel numero di giugno. E’ qui che opera padre Roberto Caramanna, che nel 1964 tenne gli Esercizi Spirituali – … che allora duravano per ben una settimana! –  alla nostra Fraternità.  

Ricordate la scorsa primavera le montagne di libri che ingombravano il chiostro a maggio scorso ? Erano pubblicazioni della Pontificia Accademia Mariana Internazionale, che ha sede presso l’Università Antonianum.
Il compito dell'Accademia è di coordinare le altre Accademie e Società Mariane che esistono in tutto il mondo e di vegliare contro ogni eccesso o minimalismo mariologico.
Ente pontificio internazionale, inoltre, è di collegamento tra tutti i cultori di mariologia, cattolici, ortodossi, protestanti e mussulmani.
L’Accademia fu fondata nel 1946 dal p. Carlo Balic, ofm - con lo scopo di promuovere gli studi scientifici, speculativi e storico-critici sulla Beata Vergine Maria, favorendo anche la pietà mariana, ed è stata collegata fin dall’inizio con la Congregazione per la Dottrina della Fede.  Tale compito è assolto attraverso la celebrazione dei Congressi Mariologici Mariani Internazionali e con la pubblicazione dei rispettivi Atti e delle altre collane mariologiche.

Ma i libri cosa c'entrano? Ecco, si è voluto snellire il deposito di troppi libri difficilmente conservabili con la dovuta cura - tenendo solo un numero di pubblicazioni capace di rispondere a future richieste – e così Padre Bernardino  – come anche altri  – ne  hanno approfittato per rifornirne la propria biblioteca: … ed essendo senza macchina, la nostra fraternità  ha lasciato poggiare le pubblicazioni da noi intanto che si potesse organizzare … si spiegano così le montagnole di libri che si sono viste ingombrare per un mesetto la nostra sede.
Una serie di libri è stata donata a p. Livio di Radio Maria – allora di passaggio a Roma -  un'altra ad un convento… e a noi ha lasciato questa preghiera …

Maria, come Gesù Bambino,
mi consegno fra le tue braccia,
mi abbandono al calore del tuo cuore innamorato,
alla sicurezza che procura
a dolcezza del tuo sguardo materno.
So che tu mi ami di un amore di predilezione
e che senza considerare i miei peccati, mi hai portato
alla gioia di riposare nel tuo Cuore Immacolato.
Accetto di rimanere, privo di forze,
sulla paglia della povertà e dello spogliamento,
perché Tu mi rivesta delle dolcezze più dolci.
O Maria, eco di Dio, la tua voce mi rassicura,
essa è effusione dello Spirito che ti ha stretto
con la sua ombra e sulle tue ginocchia,
trono di saggezza, io abbandono ogni preoccupazione.

Madre mia che mi hai amato fino alla trafittura,
come Gesù disceso dalla croce,  io mi consegno tra
le tue braccia, e nella notte del mondo,
so che la mia felicità è il frutto delle tue lacrime.
E’ semplice essere uniti a te e gustare l’unione perfetta
che ti unisce a Colui di cui è detto:
 io sono per il mio Diletto e il mio Diletto è per me.

 Maria, mia colomba nascosta tra le fenditure della Roccia che ci salva,
tu che canti il cantico di dolore e di gioia nella piaga del cuore di tuo Figlio
e mi afferri con una dolcezza e un’ebbrezza più dolce del vino,
con un tuo sguardo, resto sospeso alla croce e rimango lì, estasiato da te.
Addormentato, fissato all’albero del Paradiso ridonato.

                                                 Fr. Efraim