1. LA FRATERNITÀ LOCALE
Qualche numero per iniziare: attualmente nel Lazio sono
attive 85 fraternità, mentre alcune altre stanno procedendo nel cammino
iniziale e lasciano ben sperare per un prossimo futuro.
Siamo invitati oggi a riflettere sulla Fraternità locale, “cellula prima di tutto l’Ordine e segno visibile
della Chiesa, comunità di amore” (Reg.
22). Basterebbe questa breve frase per riflettere a lungo sulla situazione
reale delle nostre amate fraternità locali.
Nell’ultima Assemblea nazionale (6 aprile) il Ministro nazionale
Giuseppe ci esortava con queste parole: “Questa
è la nostra missione prioritaria: dimostrare al mondo di oggi che la Fraternità non solo è possibile, ma che è
la cura vera dei mali dei nostri giorni. […] Noi possiamo essere solo quello che dobbiamo essere: testimoni dell’Amore del
Padre attraverso lo straordinario strumento della fraternità incarnata. Il
resto nascerà da sé, così come sboccia un fiore quando è piantato su un terreno ben concimato ed irrigato…ed un bel fiore è ben
visibile, colora, profuma e mette gioia… ”.
C’è da chiedersi se siamo veramente consapevoli della grande
chiamata ricevuta. Certamente nel Lazio esistono ricchezze enormi,
alcune evidenti, altre nascoste; sono però convinto che tante rimangono soffocate da problemi che con spirito
masochistico riusciamo a crearci: discussioni infinite e inconcludenti, vere e proprie lotte intestine.Abbiamo
raggiunto la tanto sospirata unità strutturale, ma esiste una vera unità di
cuori all’interno delle nostre fraternità?
Si sente il desiderio di incontrare
e conoscere davvero il fratello e non solo a livello epidermico?
Siamo disposti
a rinunciare a qualcosa (abitudini, orari, convinzioni) per favorire l’altro?
Esiste uno scambio vitale con le altre fraternità, lo sforzo di organizzare e
partecipare a incontri zonali e regionali?
Siamo francescani per scelta personale
o perché figli spirituali del tal frate?
Voglio esternarvi un sogno
mio personale, ma che credo sia
condiviso da ciascuno di voi.
Sogno una fraternità in cui tutti i membri si
rivestano di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; in cui ci
si sopporti a vicenda e ci si perdoni scambievolmente, se qualcuno abbia di che
lamentarsi nei confronti degli altri, sull’esempio di Cristo che ci ha
perdonati tutti. Sogno una fraternità in cui regni la carità, vincolo di
perfezione, in cui la pace di Cristo inondi i cuori di ciascuno, tutti chiamati
in un solo corpo. Una fraternità in cui ognuno sia riconoscente del dono ricevuto. In cui dimori abbondantemente la Parola, quella vera, che
illumina ogni uomo. In cuici si ammaestri e ci si ammonisca con ogni sapienza e
in cui il canto di lode esca spontaneo dal cuor e di tutti. In cui qualunque cosa, in parole e
opere, sia compiuta nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui gloria
a Dio Padre (cfr. Col. 3,12 -17).
Sogno una fraternità locale in cui il centro sia
Cristo, in cui si sperimenti l’amore vero, quel lo che spinge a sacrificarsi
per l’altro con gioia, sapendo che l’altro è disposto a fare altrettanto. Una fraternità
in cui si gareggi nella stima reciproca, in cui non esistano gelosie, sete di
dominio, in cui lo scoraggiamento sia vinto dalla gioia, in cui non esista la
pigrizia, ma solo il desiderio di servire e testimoniare, in cui si privilegi
l’appartenenza, con un pizzico di sano orgoglio, rispetto al desiderio di apparire
ovunque. Una fraternità in cui chiunque possa dire: “guarda come si amano!”.
Una fraternità che si senta davvero “cellula dell’Ordine” e che sia consapevole
che anche dal proprio stato di vitalità dipende quello di tutto il corpo.
2. LA FRATERNITÀ REGIONALE
Il Consiglio che lo Spirito ci ha donato l’11 novembre ha
iniziato a lavorar e con impegno fin da subito: abbiamo cercato di condividere
al meglio, secondo le caratteristiche e le aspettative di ciascuno, gli
incarichi e i servizi, secondo la suddivisione che già conoscete.
Dopo cinque mesi di servizio sento di ringraziare il Signo
re per avermi donato questi compagni
di viaggio: vi assicuro che ciascuno sta
portando avanti con impegno e passione l’incarico affidato e a me spesso
non resta che il semplice coordinamento delle varie attività. Abbiamo fissato due obiettivi prioritari de l nostro
triennio di servizio: la formazione
e la conoscenza
e cura delle fraternità locali. Provo ad elencare brevemente quanto fatto e alcune idee in
cantiere, lasciando al dibattito seguente la
possibilità di eventuali integrazioni e chiarimenti.
Formazione: si è costituita un’equipe, che per ora sta provvedendo
all’organizzazione del Corso al Seraphicum e al Convegno di Greccio.
Segreteria: confermata la segreteria operativa a San Lorenzo, dove
lavora Agnese. Si è creata una mappa
delle fraternità del La zio, che speriamo di rendere
disponibile a tutti appena possibile. Grosso impegno sta richiedendo
l’attivazione dei nuovi registri e delle card, di cui parleremo in seguito dettagliatamente.
Cassa: le spese sono molte, ma la Provvidenza non ci fa
mancare nulla. Ci sforziamo di non sovraccaricare le fraternità locali, a
pprofittiamo però per richiamare a un maggior senso di responsabilità tutte le
fraternità e in particolare quelle che ancora non hanno versato il contributo annuale
o saldato le spese per acqu isto dei testi. Sono tante le esigenze e i progetti
i n cantiere:
volentieri aderiamo ma è auspicabile una maggiore
generosità da parte di tutti!
GiFra: grazie a un rinnovato interesse reciproco si sta
intensificando il rapporto, nella consapevolezza di appartenere ad un’unica
famiglia e di non poter crescere pienamente gli uni senza gli altri. Si stanno
studiando dinamiche particolari per rendere più praticabile il passaggio dalla
GiFra all’Ofs. Il servizio agli Araldini può essere l’occasione per operare insieme
concretamente. Solo l’incontro e la conoscenza reciproca possono portare ad una
vera comunione.
Missioni e GPSC: si sta provvedendo al monitoraggio delle esperienze
condotte dalle nostre fraternità; costituzione dell'equipe regionale CeMiOfs
con l'individuazione di delegati nelle varie fraternità locali così da
permettere una comunicazione capillare ed un azione più incisiva sul territorio.
Successivamente si lancerà anche la campagna Banca
dei Talenti per la conoscenza e condivisione delle
professionalità lavorative e personali dei singoli membri dell'OFS che desiderassero
metterle a servizio dell'ordine.
Oltre al sostegno delle
campagne individuate dal nuovo progetto missionario nazionale (campagna sorella
acqua;
un albero per ogni bambino; difesa de lla vita) come linee
d'azione per il futuro si vogliono incentivare e strutturare progetti concreti
di educazione ambientale e reti di accoglienza nelle varie province del Lazio.
Desidero sottolineare la generosità mostrata nelle scorse settimane nella raccolta
a favore del confratello missionario Tiziano Zanella.
Comunicazione e
stampa : si è migliorato il sito regionale
www.ofslazio.it, che vi invitiamo a frequentare con assiduità. Si sta cercando
di creare un’equipe regionale, che potrebbe curare
un’eventuale giornalino regionale o un inserto all’interno
della rivista nazionale FVS. A proposito della rivista, è uno strumento di
formazione e informazione che dovrebbe andare in mano a tutti i erziari. Tra
l’altro, da qualche mese è molto migliorato e si auspica pertanto un sensibile
incremento nel numero di abbonamenti.
Liturgia: si è costituita un’equipe, che ha già realizzato alcuni
servizi (p.es. la liturgia che faremo a conclusione) e sta progettando diverse altre realizzazioni
anche per il sito regionale.
Per le equipe di cui sopra e per qualunque altro servizio e
attività è auspicabile un maggior
coinvolgimento anche di altre persone.
Oggi siamo qui a chiedervi alcuni impegni: grazie allo
sforzo di ciascuno di vo i e delle vostre fraternità possiamo crescere davvero ed essere sempre più in linea con
quanto lo Spirito ci chiede.
La relazione annuale (v. CG 51,2) non è una tradizione, ma vorremmo che da oggi
iniziasse a diventare un momento fisso, non certo come cont rollo da parte
nostra, ma come condivisione di un cammino.
Le firme per un Fisco a misura di
Famiglia , raccolte in questi mesi, saranno
consegnate in questi giorni al Forum delle Associazioni familiari, affinché
l’attenzione verso l’istituzione familiare non rimanga solo a parole ma diventi
realtà.
Il questionario su GPSC (Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato) richiederà è un
passo fondamentale perché, anche a seguito del Corso biennale ormai al termine,
possiamo uscire dalle sagrestie ed essere sempre più propositivi e incisivi
nella società in cui viviamo.
Il documento preparato dal Consiglio internazionale Ofs
(CiOfs) su “ La Professione del francescano secolare e il suo senso di
appartenenza ” vuole essere un’ulteriore e mai
superflua occasione di riflessione su un tema fondamentale per la vita delle
nostre fraternità.
Infine, ma non ultimo, il capitolo relativo a Registri e card,
di cui parleremo tra poco: il Consiglio nazionale sta investendo molto in
quest’opera di rinnovamento. Non possiamo deluder e le aspettative di chi ci
guida al livello superiore!
3. ALCUNE PROPOSTE
Per concludere qualche proposta, per far sì che le nostre
fraternità siano sempre più rispondenti alla propria vocazione:
1. Stringiamoci a Cristo, pietra viva , per essere
impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale. È solo lui la Via, la Verità e la Vita.
2. Prendendo spunto dal Vangelo, che per noi si possa dire:
“Chi ha visto la mia fraternità ha visto l’Ofs, ha visto tutta la Famiglia francescana, ha
vis to la Chiesa”.
3. Sforziamoci di parlare bene (bene -dire) degli altri,
piuttosto che denigrarli.
4. Combattiamo la pigrizia e il senso di autosufficienza
che porta ad una lenta agonia spirituale.
5. Viviamo pienamente la comunione vitale reciproca
all’interno della Fa miglia francescana e all’interno della Chiesa.
6. Puntiamo sulla formazione integrale, umana, cristiana e
francescana, senza trascurare l’aspetto missionario.
7. A tal proposito
“studiamo, amiamo, viviamo la nostra Regola e le nostre Costituzioni”.
8. Chiediamoci sempre se siamo pronti a dare la vita per i
nostri fratelli, per la nostra fraternità.
9. Sforziamoci di vivere pienamente il momento presente,
senza rimpianti e senza fasciarsi la
testa per il domani: fidiamoci della Provvidenza!
10. Il nostro cuore non sia turbato! Siamo la stirpe
eletta,[…] il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose.
Infine un ringraziamento a voi, cari fratelli e sorelle
responsabili delle varie fraternità locali!
Grazie a voi, ai vostri Assistenti e a ciascun terziari o
di questa nostra regione, possiamo puntare davvero a che
le nostre realtà siano ciascuna una cellula vitale di tutto
il corpo. Non molliamo mai, consapevoli che il
disegno non è il nostro e noi siamo
solo dei collaboratori
dell’Architetto! Affidiamo la conclusione alle parole di un
confratello famoso che ci ha preceduto, testimoniando
l’amore per Cristo e per i fratelli. Esattamente 15 anni fa
il Padre lo chiamava a Sé, ma l’eredità che ci
lascia è enorme:
“La
strada è lunga ma non esiste che un solo m ezzo per sapere dove può condurre,
proseguire il
cammino.” (Don
Tonino Bello)
Il Signore ci dia Pace!
Luca Fabietti, ministro regionale ofs