CORSO FORMATIVO A TAPPE DEL CIOFS IN OCCASIONE DELL’ VIII CENTENARIO DELLA
NASCITA DI SANTA ELISABETTA
Vangelo:"Se vuoi essere perfetto, va, vendi tutto ciò che hai e dallo ai poveri ...
Poi viene e seguimi" (Mt. 19:21).
S. Elisabetta d'Ungheria Convento Ofm di Pofi (Fr) |
Una volta costruito l’ospedale, stabilì un giorno per dare ai poveri riuniti nel cortile dell’ospedale ciò che a lei rimaneva dei suoi beni. Dopo aver distribuito tutto ciò che aveva, fece accendere il fuoco e servì pane ai poveri. Fu vista anche lavare ed ungere i loro piedi. I poveri, rifocillati fisicamente e confortati spiritualmente, cominciarono a cantare. Ed Elisabetta disse alle sue compagne: "Vedete, ve l’avevo detto, dobbiamo rendere felice la gente", e gioì con loro. Lei voleva eliminare le barriere sociali tra ricchi e poveri.
A partire da questo momento, si offrì totalmente al servizio dei poveri di Dio. Lei stessa faceva il bagno ai malati, curava le loro ferite e preparava le medicine. Giocava con i bambini, anche con una piccola lebbrosa. Si occupava di donne povere incinte e dei loro bambini. Guadagnava denaro per se stessa e per le sue sorelle filando la lana.
Indossò un abito
liso, con toppe sui gomiti e allungato con un tessuto di un altro colore. Disse
alla sua compagna Ermengarda: "La vita delle sorelle nel mondo è molto
disprezzata, e se ci fosse una vita ancora più disprezzata, l’avrei scelta”.
Sapeva cosa voleva dire essere
disprezzata dai ricchi,
ma gioiva servendo i poveri.