domenica 25 Maggio
2008
aula sant’Antonio: ammissioni e rinnovo della
professione.
Carla Pasquini ha inviato a Squilla questa lettera con la quale vuole condividere le proprie impressioni ad un anno dalla Professione. Grazie Carla per questa tua testimonianza.
Ad un anno dalla professione sento il desiderio di
esprimere un grazie al “Signore” per il dono della chiamata e alla Fraternità
per avermi aiutato ad abbracciare e a vivere tale vocazione.
E’ una scelta impegnativa, ma arricchente. Tale scelta
richiede un continuo esercizio di amore, di impegno, di offerta e di preghiera.
Si intraprende un viaggio interiore che dovrebbe
portare a scoprire la bellezza dello stare insieme in “Cristo”. E’ importante
imparare sempre di più a fare spazio nella propria vita per poter meglio
investire nel Fratello che ci sta accanto. Bisogna sentirsi uniti, ognuno con
la propria esperienza, alla scelta di vita spirituale effettuata. Occorre
imparare a dare il meglio di se ed a essere più sensibili.
La Fraternità deve in continuazione incarnare
gesti di perdono reciproco, condividendo la gioia e le difficoltà dell’essere
Fratelli in “Cristo Risorto”.
La preghiera deve permeare ogni nostra attività.
Occorre pregare affinché il “Signore” agisse per mezzo di noi e consolidasse in
noi il desiderio di voler realizzare ciò per cui “Lui” ci ha chiamato.
Negli incontri mensili dovrebbero rivalutare momenti di
silenzio per prepararsi all’ascolto della “Parola” e all’ approfondimento del
significato della nostra “Fede” con il nostro Padre assistente. Abbiamo vissuto
momenti di festa sono stati una opportunità per approfondire i rapporti di
amicizia, scoprendo lati di noi stessi e dei Fratelli che solitamente rimangono
nascosti (i più belli ed autentici).
Grazie o “Signore” per il dono della seconda “Famiglia”
che è riuscita a vivificare i miei più profondi desideri, rendendo più ampia e
aperta la mia visione e più attento il mio sguardo. Con la sua semplicità è
riuscita a far lievitare in me il desiderio di vivere sempre di più in funzione
di Te.
O “Signore” dammi sempre il coraggio di testimoniare con gioia il
profondo cambiamento che stai instancabilmente producendo in me, donandomi
senza riserva la forza per dominare il mio cuore. La mia speranza è che la
condivisione di momenti più o meno facili sia sempre alla base del nostro
cammino verso il “Signore”.