"LA PIETA' "

Cosa mi appare, cosa mi colpisce e impressiona la mia mente quando guarda estasiato quella opera, la pietà, frutto sia del genio artistico che della fede di Michelangelo.
lo ci vedo di primo impatto l'abbraccio tra la vita e la morte tra una viva ed un morto il silenzio che avvolge il mistero della -morte, ma poi con gli occhi della fede quello che appare si fa diverso, la madre, Maria Santissima, è viva ma il suo cuore è straziato dal dolore che sembra farla vivere in uno stato di vita sospesa e con i suoi occhi chiusi rivolti verso il figlio, adagiato tra le sue braccia, cerca e vede già la tomba vuota la resurrezione.
Nel figlio, in Cristo adagiato senza vita, vedo l'abbandono totale, l'ubbidienza così è lì immobile nelle braccia della madre, così con lo stesso abbandono, ha steso le mani tra cielo e terra in ubbidienza al Padre ed ha donato la sua vita sapendo che così facendo avrebbe cambiato la storia umana, il senso, il valore, il significato di parole come sofferenza, croce, morte, che diventano sinonimi di prova, salvezza, passaggio. Anche il Cristo, inanimato tra le braccia della madre con i suoi occhi chiusi alla luce vede già la sfolgorante alba senza più tramonto della resurrezione.
Madre e figlio oltre a ciò, a vedersi senza guardarsi, vanno oltre la tomba vuota e vedono tutta l'umanità che abbracciando la propria amata croce, seguendo Cristo ha fatto un cammino simile, nell' abbraccio del marmo vi è l'abbraccio non solo tra due vivi ma tra due viventi in eterno.
Maria in quell' abbraccio abbraccia tutta l'umanità frutto dell' amore, della fede, della speranza, della carità germogliata e raccolta dall' albero della croce.
Nino Anatra, ofs