Pubblichiamo una riflessione suscitata 
dalla catechesi domenicale di p. Fernando Campagna.

SOLO DA UNA FEDE PROFONDA
NASCE UNA PREGHIERA ARDITA

Nel giorno di fraternità di fine ottobre il Padre guardiano e anche nostro Padre assistente ha tenuto una catechesi sulla preghiera.
In particolare, la Bibbia ci dice che la preghiera non è solo chiedere, non è solo ringraziare ma anche lodare, adorare e chiedere perdono. La Bibbia è piena di uomini in preghiera. Dalle loro labbra possiamo capire che cos’è la preghiera.
L’essenza della preghiera è comunicare con Dio nel modo più spontaneo. E’ un rapporto vivo, intimo sincero e profondo con il nostro Signore che richiede un cuore umile, pentito e ricco di fede. Le preghiere della vita quotidiana dei diversi personaggi della Bibbia le possiamo Le parole della Sacra Scrittura sono sentieri che portano al Cuore del nostro Signore. Da questo Cuore hanno avuto origine per venire a noi.
Il nostro Padre assistente ci ha fatto presente che solo da una fede profonda nasce una preghiera ardita. Per esempio, nell’intercessione di Abramo in favore di Sodoma, Abramo comunica la forza di una preghiera d’intercessione in cui la sua fede nella misericordia di Dio diventa audacia. Il Dio Biblico è un Dio che risponde e che accetta di dialogare con l’uomo. Il Padre assistente ha insistito sulla forza della preghiera. Nulla è possibile senza la preghiera, tutto è possibile con la preghiera fatta con fede. La preghiera può apparire debole, ma in verità è forte se è piena di fiducia nel Signore. Il Signore risponde sempre con grandiosa generosità.
Prosegue sottolineando che Gesù è il Maestro della preghiera. Egli ci ha voluto insegnare come pregare e ha messo a nostra disposizione una preghiera propria composta per noi.
Pregare significa stare alla presenza del Signore e starci con fiducia, entrando nella sua intimità. Chiedere con fede è comportarsi con Dio come con un papà. E’ un accostamento cuore a cuore con Dio; più c’è amore nella nostra preghiera più c’è comunione con il nostro Signore. In tal caso ci si sente investiti da una grande sensazione di tranquillità, di serenità e di pace. La preghiera ci dona le più grandi gioie dello stare insieme con il nostro Signore. Una preghiera debole vale poco.
Non si può vivere senza la preghiera. Si ha bisogno ogni giorno dell’incontro diretto con la forza del nostro Signore per vivere le situazioni della vita con una carica maggiore e con una marcia in più.
Carla Pasquini