Le Ceneri


Signore,
ecco le nostre fronti segnate dalle ceneri, come stipiti delle porte
di coloro che tu stavi per liberare dall'Egitto.
Ecco i nostri cuori segnati dalle ceneri, quelle delle nostre colpe
bruciate dal fuoco del tuo amore.
Ecco le nostre mani segnate dalle ceneri,
quelle delle nostre violenze distrutte dalla tua tenerezza.
Ecco i nostri piedi segnati dalle ceneri,
quelle dei falsi idoli dissolti al roveto ardente della Verità.
I cammini dove tu ci inviti a seguirti sono, anch'essi, segnati dalle ceneri,
non come segno di tristezza, ma come pegno di purezza.
La tua colonna di fuoco ha bruciato le spine: le ceneri renderanno fertile
il terreno pietroso delle nostre aride vite.
Così segnati dalle ceneri eccoci, Signore, pronti a seguirti
sulla via ardente che conduce alla Vita.
Lì, noi vogliamo bruciare le sovrastrutture inutili, le parole vane, i gesti di rifiuto.
Alla chiamata della tua bruciante Parola, noi presenteremo i nostri cuori
e ci convertiremo al Vangelo.

Le mie mani, coperte di cenere, segnate dal mio peccato e da fallimenti,
davanti a te, Signore, io le apro, perché ridiventino capaci di costruire
e perché tu ne cancelli la sporcizia.
Le mie mani, avvinghiate ai mie possessi e alle mie idee già assodate,
davanti a te, o Signore, io le apro, perché lascino andare i miei tesori...
Le mie mani, pronte a lacerare e a ferire, davanti a te, o Signore,
io le apro, perché ridiventino capaci di accarezzare.
Le mie mani, chiuse come pugni di odio e di violenza,
davanti a te, o Signore, io le apro, deponi in loro la tua tenerezza.
Le mie mani, si separano dal loro peccato, davanti a te, o Signore, io le apro:
attendo il tuo perdono.



Grazie a Luciana Meilac