INCONTRO DI PREGHIERA ECUMENICA
E RECIPROCA CONOSCENZA NEL NOME DI GESU', L'EMANUELE.
E RECIPROCA CONOSCENZA NEL NOME DI GESU', L'EMANUELE.
Occorre aprire eucaristicamente i
nostri cuori di fronte allo scandalo della divisione, inimicizia e
sospetto tra battezzati in nome dello stesso di Cristo Gesù.
Sette anni fa, la nostra piccola fraternità di terziari francescani, con tante piccole resistenze e grandi speranze, s'inerpicò sul sentiero dell'ecumenismo, ovvero di cercare una via di comunione con le varie denominazioni cristiane nel segno dell' "ut unum sint" della preghiera sacerdotale di nostro Signore Gesù Cristo.
Una iniziativa promossa da Cesare Catarinozzi, che dal 1982 è membro attivo del SAE, e da me sostenuta e dall'allora ministro Guido Fiorani, per due mandati e per sei incontri, felicemente risolta, anno per anno, con rappresentanti della chiesa ortodossa e delle comunità cristiane riformate valdese, anglicana, luterana, battista, e metodista. Sono stati sei incontri che hanno dovuto far breccia a tante resistenze da parte nostra, come se in fraternità entrasse chi potesse seminar dubbio senza noi saper dare risposta. Sono stati sei incontri di noi laici "ignoranti" che senza supporto di frati chierici, soprattutto i più anziani vivevano come si stesse andando "a singolar tenzone" tra noi e gli eretici, come non ci fosse stato un Concilio Vaticano II.
Ricordo ancora qualcuno stizzito o, tra le righe, talvolta l'affiorare di sorrisini di superiorità o sguardi perplessi ... poi anno dopo anno, tutto ciò è sempre più venuto meno.
Quest'anno s'incontra nuovamente - a distanza di sette anni - chi questa nostra piccola esperienza di oikoumene tanto amabilmente ha aperto, il pastore Antonio Adamo del tempio valdese di Roma.
Se i precedenti incontri sono stati soprattutto conoscitivi delle differenze storico-teologiche, da quest'anno l'approccio sarà a partire dalla preghiera di figli di uno stesso Padre che s'incontrano in Cristo Gesù invocando la discesa dello Spirito Santo tra noi. Lo faremo attenendoci alle indicazioni proprie della "Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani" che ruota attorno alla frase di San Paolo "Cristo non può essere diviso!" (1 Corinti 1, 1-17). Viceversa, in un secondo momento ci apriremo a un confronto conoscitivo a partire dalle nostre comuni esperienza di fede di battezzati in nome dello stesso Gesù Cristo.
elaborazione grafica da un dipinto di Paoul Gauguin IL CRISTO GIALLO,1889 Albright Knox Art Gallery Buffalo, U.S.A. |
Una iniziativa promossa da Cesare Catarinozzi, che dal 1982 è membro attivo del SAE, e da me sostenuta e dall'allora ministro Guido Fiorani, per due mandati e per sei incontri, felicemente risolta, anno per anno, con rappresentanti della chiesa ortodossa e delle comunità cristiane riformate valdese, anglicana, luterana, battista, e metodista. Sono stati sei incontri che hanno dovuto far breccia a tante resistenze da parte nostra, come se in fraternità entrasse chi potesse seminar dubbio senza noi saper dare risposta. Sono stati sei incontri di noi laici "ignoranti" che senza supporto di frati chierici, soprattutto i più anziani vivevano come si stesse andando "a singolar tenzone" tra noi e gli eretici, come non ci fosse stato un Concilio Vaticano II.
Ricordo ancora qualcuno stizzito o, tra le righe, talvolta l'affiorare di sorrisini di superiorità o sguardi perplessi ... poi anno dopo anno, tutto ciò è sempre più venuto meno.
Quest'anno s'incontra nuovamente - a distanza di sette anni - chi questa nostra piccola esperienza di oikoumene tanto amabilmente ha aperto, il pastore Antonio Adamo del tempio valdese di Roma.
Se i precedenti incontri sono stati soprattutto conoscitivi delle differenze storico-teologiche, da quest'anno l'approccio sarà a partire dalla preghiera di figli di uno stesso Padre che s'incontrano in Cristo Gesù invocando la discesa dello Spirito Santo tra noi. Lo faremo attenendoci alle indicazioni proprie della "Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani" che ruota attorno alla frase di San Paolo "Cristo non può essere diviso!" (1 Corinti 1, 1-17). Viceversa, in un secondo momento ci apriremo a un confronto conoscitivo a partire dalle nostre comuni esperienza di fede di battezzati in nome dello stesso Gesù Cristo.
Marco Stocchi
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
ore 14,30
proiezione del documentario
BIBBIA E LIBERTA'
testo di Giorgio Bouchard
regia di Paolo Emilio Landi
ore 15,30
incontro con il
PASTORE ANTONIO ADAMO
ore 14,30
proiezione del documentario
BIBBIA E LIBERTA'
testo di Giorgio Bouchard
regia di Paolo Emilio Landi
Chi sono i valdesi? Un popolo e una chiesa che vive nelle valli Pellice e Germanasca da più di otto secoli. La loro storia è una straordinaria e unica avventura, colma di persecuzioni e fede nell'evangelo, di amore della libertà di coscienza e di fedeltà alla bibbia. Martin Lutero, il grande riformatore tedesco disse: "Erano valdesi senza saperlo". Oggi i valdesi sono presenti in Italia e America Latina. Bibbia e libertà racconta la loro storia e la loro vita oggi.
ore 15,30
incontro con il
PASTORE ANTONIO ADAMO
STRUMENTI:
sito dei Frati Francescani dell'Atonement (in latino Congregatio Fratrum Adunationis Tertii Regularis Ordinis Sancti Francisci, in inglese Franciscan Friars of the Atonement) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: pospongono al loro nome la sigla S.A. (Society of Atonement).
- Sussidio per la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani CENTRO PRO UNIONE
sito dei Frati Francescani dell'Atonement (in latino Congregatio Fratrum Adunationis Tertii Regularis Ordinis Sancti Francisci, in inglese Franciscan Friars of the Atonement) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: pospongono al loro nome la sigla S.A. (Society of Atonement).
La congregazione fu fondata il 7 ottobre 1898 a Graymoor, presso New York, dal pastore anglicano Lewis Thomas Wattson (1863-1940),desideroso di creare in seno alla Chiesa episcopaliana una comunità religiosa a imitazione del Terz'Ordine Regolare francescano.
Come nome dell'istituto il fondatore scelse la parola inglese Atonement, in italiano espiazione, che scomposto in sillabe diventa at one ment
(nel senso di unità): scopo della congregazione, infatti, doveva essere
quello di realizzare la piena comunione fra i Cristiani delle varie
confessioni.
Nel 1908 Wattson istituì la pratica dell'ottava di preghiera per l'unità dei cristiani e l'anno seguente si convertì al cattolicesimo. Papa Pio X (Terziario francescano secolare) benedisse la fraternità e le consentì di proseguire la sua missione all'interno della Chiesa cattolica: il 27 ottobre 1909
i francescani dell'Atonement vennero approvati come istituto di diritto
diocesano del terz'ordine regolare francescano e vennero sottoposti
all'autorità dell'arcivescovo di New York; il 25 luglio 1932 la congregazione venne aggregata all'Ordine dei Frati Minori. L'istituto ottenne il pontificio decreto di lode il 21 dicembre 1951 e venne approvato il 30 agosto 1960.
- LINK DELL'INCONTRO DEL 2008
(ricordate a fine pagina di procedere nella lettura cliccando la dicitura: post più vecchi ! )
Lettura consigliata:
Giorgio Tourn - I Valdesi, la singolare vicenda di un popolo-chiesa.
edizioni Claudiana
reperibile presso la Libreria Claudiana di piazza Cavour
o ordinandola presso la Libreria delle Apostoline dell'Università Antonianum
CHIESA EVANGELICA VALDESE
1914 - 2014
LA CHIESA VALDESE DI PIAZZA CAVOUR COMPIE 100 ANNI
auguri !
(...) A Corinto la chiesa era dilaniata da gruppi contrapposti. C'era chi dichiarava: "Io sono di Paolo"; un altro: "Io sono di Apollo"; un terzo: "Io sono di Pietro"; e un quarto "Io sono di Cristo". In questa sequenza è proprio l'ultima affermazione che più ci interpella: utilizzare Cristo per sancire le nostre divisioni.
Questo spesso si è verificato nella storia del cristianesimo, laddove la ricerca di fedeltà all'evangelo di Cristo, per varie tradizioni cristiane, invece di creare un patrimonio comune ha suscitato scomuniche e conflitti. Divisi nel nome di Cristo: questo è il paradosso e lo scandalo della nostra vita cristiana.
Il nostro impegno è di mettere in discussione questa logica. Sentiamo quindi fortemente nostro uno dei cinque imperativi ecumenici enunciati nel documento congiunto cattolico-luterano "Dal conflitto alla comunione": "abbiamo bisogno dell'esperienza, dell'incoraggiamento e della critica reciproca" per giungere a una conoscenza più profonda di Cristo. Cristo infatti non viene più per farsi crocefiggere: è venuto, una volta per tutte per la nostra salvezza, ma tocca a noi ora prendere il posto di Cristo sulla croce e, crocefiggendo le nostre passioni e la nostra mentalità mondana, sacrificarci per realizzare la volontà di Dio: "che tutti siano una cosa sola" (Giovanni 17, 21).
Mansueto Bianchi
Vescovo di Pistoia
Presidente, Commissione Episcopale per l'Ecumenismo e il dialogo della CEI
Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia
Pastore Massimo Aquilante, presidente
Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia e Malta ed Esarcato per l'Europa Meridionale
Metropolita Gennadios
Arcivescovo Ortodosso d'Italia e Malta
ed Esarca per l'Europa Meridionale (Patriarcato Ecumenico).