ECUMENISMO / INCONTRO CON IL PASTORE VALDESE ANTONIO ADAMO in occasione della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani / contributo di Cesare Catarinozzi / foto di Alessandro Natallucci

fraternità in preghiera

Sette anni or sono, la nostra piccola fraternità di terziari francescani in via Merulana a Roma, con tante piccole resistenze e grandi speranze, imboccò la strada dell’ecumenismo, seguendo il documento conciliare “Unitatis Redintegratio”, che spinge ad una via di comunione tra le varie denominazioni cristiane, seguendo il desiderio di Gesù “Ut unum sint”.

Io, formatomi alla scuola del S.A.E. (Segretariato Attività Ecumeniche), insieme a Marco Stocchi,  all’allora ministro Guido Fiorani ed altri confratelli (da solo non avrei potuto far nulla), per due mandati e per sei incontri, anno per anno, in occasione della settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, abbiamo potuto felicemente concludere incontri con rappresentanti della Chiesa Ortodossa e delle comunità Cristiane riformate (valdese, battista, metodista, anglicano e luterana).
Vengono chiamate comunità, perché non hanno la successione apostolica, ma a mio avviso sono a tutti gli effetti Chiese. Possiamo dire con soddisfazione che le perplessità iniziali di alcuni membri, specie anziani, sono state superate e questi incontri sono oggi tranquillamente accettati.
Quest’anno abbiamo incontrato un vecchio amico, il pastore valdese Antonio Adamo, della Chiesa Valdese di piazza Cavour in Roma, l’altra si trova in via IV Novembre. In primo luogo abbiamo visto il filmato “ Bibbia e Verità”, sulla storia dei valdesi. Abbiamo pregato lungamente assieme e letto, come indicato per quest’anno, la lettera di Paolo ai Corinzi, meditata dal pastore.
- "Chi dice di appartenere a Cefa, chi ad Apollo, chi a Paolo…. Vi è dunque - ha commentato il pastore - una identificazione del predicatore con il messaggio predicato. Cristo è uno e non può essere suddiviso. E’ chiaro che anche noi cristiani e cristiane di questo tempo sappiamo di appartenere a Chiese diverse. Ma tutti apparteniamo a Cristo. Non c’è Chiesa senza Cristo al centro, le diversità sono ricchezza. Anche l’apostolo Paolo ricorda ai Corinti che loro non appartengono a nessuno, se non a Cristo. Sempre rimettere Cristo al centro, sperando che il Signore ci aiuti a camminare insieme verso questa Luce”

E’ seguito un ricco ed articolato dibattito, che si è protratto a lungo. Sembrava che nessuno volesse più smettere di dialogare.
Cesare Catarinozzi, ofs



Signore,
tu che hai pregato il Padre,
perché i tuoi discepoli fossero una cosa sola,
ti preghiamo per l’unità dei cristiani,
in ogni angolo della terra.
Insegnaci ad allargare il nostro cuore,
per accogliere i tuoi sentimenti,
a riconoscere il nostro fratello e la nostra sorella,
perché nella ricchezza delle diverse tradizioni,
possiamo insieme diventare strumenti della tua pece,
un cuore solo un’anima sola.
O Signore, tu che si il Principe della pace,
che sei venuto nel mondo per illuminare ogni tenebra,
per sollevare gli uomini dal destino triste della violenza,
 per sciogliere la durezza dei cuori con la forza buona
del tuo amore, noi ti preghiamo,
venga presto a tua pace in ogni terra,
cessi ogni odio e ogni ingiustizia,
ogni ferita sia rimarginata,
dona a tutti la gioia della tua pace.
per ora e per sempre. Amen.


foto ricordo