“CRISTO NON PUO’
ESSERE DIVISO”
1Cor, 1-17
Giornata di preghiera
per l’unità dei cristiani 2014
Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, a essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di sentire. Infatti a vostro riguardo, fratelli, mi è stato segnalato dai familiari di Cloe che tra voi vi sono discordie. Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo, «Io invece sono di Apollo, «Io invece di Cefa, «E io di Cristo. È forse diviso il Cristo? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete stati battezzati nel nome di Paolo?
Ringrazio Dio di non avere battezzato nessuno di voi, eccetto Crispo e Gaio, perché nessuno possa dire che siete stati battezzati nel mio nome. Ho battezzato, è vero, anche la famiglia di Stefanàs, ma degli altri non so se io abbia battezzato qualcuno. Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma ad annunciare il Vangelo, non con sapienza di parola, perché non venga resa vana la croce di Cristo”.
San Paolo ai Corinzi
- proiezione del film BIBBIA E LIBERTA'
- ha preceduto l'incontro
Un popolo e una chiesa che vive nelle valli Pellice e Germanasca
da più di otto secoli. La loro storia è una straordinaria e unica avventura,
colma di persecuzioni e fede nell'evangelo, di amore della libertà di coscienza
e di fedeltà alla Bibbia. Martin Lutero, il grande riformatore tedesco, disse
"Eravamo valdesi senza saperlo". Oggi i valdesi sono presenti in
Italia e in America Latina. Bibbia e libertà racconta la loro storia e la loro
vita oggi”. - Con queste parole si presenta in retro di copertina, il docu-film
che è stato proiettato in fraternità, domenica 26 gennaio, prima dell’arrivo
del Pastore valdese Antonio Adamo per l’incontro ecumenico in occasione della
Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Il suo efficace titolo è
"BIBBIA E LIBERTA'", Otto secoli di storia valdese con testo di
Giorgio Bouchard e la regia di Paolo Emilio Landi.
La visione di questo film si è dimostrata molto utile per entrare
subito in merito e con cognizione di causa nel dibattito che ne è succeduto,
cui hanno partecipato anche i fratelli e le sorelle della Fraternità dei Ss.
Quirico e Giulitta ai Fori. Il video alterna (attraverso delle ricostruzioni di
fiction) il racconto storico, che avvolte si colora di tratti mitologici, della
centenaria vita di quel popolo-chiesa (comprese dure persecuzioni da parte dei
cattolici) e vivide testimonianze di valdesi oggi, di cosa significa per loro
far parte della comunità evangelica valdese.
A differenza dei sei incontri precedenti, quest’anno la giornata ecumenica ha voluto mettere al centro della reciproca conoscenza non tanto la differenza teiologico-dottrinale, quanto l’esperienza di fede vissuta, di comunità di battezzati nel nome del Signore nostro Gesù Cristo. Il momento liturgico di preghiera è stato posto non a conclusione, ma quale snodo centrale dell’incontro: insieme si è pregato alla luce della Bibbia, in edizione valdese, illuminata da un cero con su il crocefisso di San Damiano. E’ Cristo la luce che squarcia le tenebre!
Sono rimasto sorpreso quando ho scoperto che il motto della chiesa
valdese è proprio “Lux lucet in tenebris”! Così come anche il format del video
si è dimostrato coincidente con il nostro desiderio di confrontarci non solo
per conoscerne la storia, ma soprattutto sul modo di vivere la Fede nella
quotidianeità, laddove la differenza si fa esperienza di Dio e quindi
possibilità di reciproco arricchimento spirituale.
Non sono, comunque, mancate anche domande che si riferiscono alla
più stretta attualità: come nelle valli valdesi ci si confronta con il movimento
no-Tav; oppure riguardo al rapporto, spesso stigmatizzato, tra chiesa valdese e
massoneria.
A 50 anni dal Concilio Vaticano II, molte delle diffidenze e
differenze tra la chiesa cattolica e le altre confessioni cristiane si sono
molto attutite, soprattutto quelle contrappositive che più risentivano della
propulsione controriformistica, altre superate, come l’accesso alle Sacre
Scritture, o in via di superamento …
Che possa una fraternità di laici francescani accogliere un
“eretico” e senza timore di contagio ascoltarne
l’omelia è certamente uno dei frutti del lungo cammino post-conciliare e
l’incontro di preghiera comune tra gli uomini di confessioni differenti,
accumunati dalla Fede in Cristo Gesù, uno dei suoi fiori più belli.
Marco Stocchi, ofs
breve estratto da "Bibbia e libertà" con riferimento a Francesco d'Assisi.
il video può essere richiesto alla libreria Claudiana di piazza Cavour.
il video può essere richiesto alla libreria Claudiana di piazza Cavour.
(FINE PRIMA PARTE)