VIA CRUCIS testo di Rosita Taddeini / illustrazioni Ermilio Lazzaro

I STATIO
GESU’ E’ CONDANNATO A MORTE  
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Gesù consegnandosi liberamente al supplizio di Croce, sposa l’umanità peccatrice per salvarla.

II STATIO
GESU’ E’ CARICATO DELLA CROCE

La Croce sono i nostri peccati dall’inizio alla fine del mondo. Non è il peccato del singolo, ma dell’umanità che Gesù porta sulle spalle lungo il cammino della speranza verso la resurrezione.

III STATIO
GESU’ CADE PER LA I VOLTA
Gesù non è solo Sacerdote ma anche Vittima. Egli si è caricato delle nostre sofferenze, trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre impurità, e Dio Padre lo volle umiliato, per immolare l’uomo alla dignità di figlio di Dio.
 
IV STATIO
GESU’ INCONTRA SUA MADRE
 
Un colloquio di parole non sarebbe stato più eloquente quanto l’incontro dei loro muti sguardi: la volontà di Dio prima di ogni loro volontà. Anche a te una spada trafiggerà il cuore (Luca 2,35).

V STATIO
IL CIRENEO AIUTA GESU’ A PORTARE LA CROCE
Gesù accetta l’aiuto di Simone il Cireneo perché Egli ci salva anche attraverso di noi e con noi. La Sua Croce sarà più leggera se noi accettiamo la nostra per Lui (Luca 23-27).

VI STATIO 
LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DEL SIGNORE
La pietà della Veronica fa osare di porgere al Signore un lino per lenire il volto dal sangue e dal sudore. Il figlio di Dio mostra gratitudine imprimendo il Suo Volto, perché ogni pietà di ogni tempo riceva Grazia Divina.

VII STATIO
GESU’ CADE PER LA II VOLTA
Gesù è stremato per la sofferenza. E’ una sofferenza offerta per Amore per tutte le generazioni di ogni tempo, ma quanto dolore subisce il Suo Cuore innocente per la malignità dell’umanità irretita da Satana!
 

VIII STATIO
GESU’ INCONTRA LE PIE DONNE
Le donne di Gerusalemme piangono, vorrebbero soccorrere. Gesù le sprona a piangere sulla miseria dell’uomo di ogni tempo e ogni generazione futura.

IX STATIO
GESU’ CADE PER LA III VOLTA
L’aiuto del Cireneo, la pietà della Veronica, la compartecipazione al dolore della Madre e delle donne di Gerusalemme non hanno ridotto la fatica della salita al Calvario ed ogni sofferenza del peso della Croce. Gesù cade per la terza volta. Sulle sue spalle non pesa solo la sua croce e l’ignominia della condanna, ma le croci di tutti gli uomini e queste hanno ferito le sue carni, torturato ogni espressione del suo spirito.
 
X STATIO
GESU’ E SPOGLIATO DELLE VESTI

L’ignominia che l’uomo offre a Gesù è ormai totale. Lo denudano, gli tolgono anche quella veste che irrisoriamente lo ricopriva come falso Re dei Giudei. Gli rimane solo l’atroce corona di spine. Gesù così ha voluto rinunciare ad ogni ricchezza di questo mondo. Ora l’umanità intera può guardare e vedere come ha oltraggiato il Figlio di Dio.

XI STATIO
GESU’ E’ INCHIODATO SULLA CROCE

La condanna, la via dolorosa, la crocefissione che gli uomini hanno inflitto a Gesù è ormai al suo culmine. I chiodi infissi nelle mani e nei piedi impediranno al Suo corpo già dissanguato di sorreggersi, portandolo a morte. Ma le sue braccia aperte sono pronte ad accogliere nel perdono tutta l’umanità. 
XII STATIO
GESU’ MUORE SULLA CROCE

Il Figlio di Dio ha accettato non solo la crocefissione, ma anche la morte, per salvare l’uomo dal peccato. Nella Sua infinita misericordi dona Sua Madre al nuovo Adamo, rigenerato dal Suo battesimo di sangue e di acqua.

XIII STATIO 
GESU’ E DEPOSTO DALLA CROCEGesù schiodato dalla croce è nuovamente sul seno materno. Le braccia della Madre Santissima vorrebbero ridargli la vita, ma la Sua volontà e quella del Figlio sono state fuse con la volontà di Dio Padre, che ha voluto offrire il Figlio dell’uomo di tutti i tempi perché si comprendesse la Sua Gloria e possedesse la Sua Felicità Eterna.

XIV STATIO
GESU’ E DEPOSTO NEL SEPOLCRO  
Tutto è compiuto. Anche la morte ha reso inerte il corpo di Gesù. Una tomba nuova racchiude frettolosamente le Sue spoglie insanguinate ed oltraggiate.

XV STATIO 
GESU’ E’ RISORTOGesù per la Sua Incarnazione e vita terrena ha terstimoniato la Misericordia di Dio Padre: con la Sua Resurrezione dalla morte ha glorificato Dio ed ogni creazione, rendendo anche l’uomo partecipe al Suo Regno e alla Felicità Eterna.


Testo di Rosita Taddeini ofs
Illustrazioni di Ermilio Lazzaro ofs
Chiesa di S. Giovanni Battista, Harwey, Wiscounsin, USA