L'intervento fatto dal professore Marco Bartoli si è concentrato sulla speranza motore della storia. La speranza cristiana, infatti, non è un valore solo per me ma trova la sua completa realtà quando esce da me e guarda l’altro. Si è infatti usciti dalla depressione storica del XVI secolo quando nel costruire piccole città si sono prese in considerazione la Chiesa, gli ospedali etc.. Dunque, speranza non è ottimismo ma costruire un futuro per l’altro.
Investire sulla speranza è crescere sul peccato che ci porta a pensare di non farcela. La gioia dunque è amica della speranza e su questo S. Francesco è un grande maestro.
Marco Bartoli: Per un verso è
d’accordo sulla affermazione fatta da Paolo Affatato circa la citazione fatta
da un filosofo riguardo “il cinismo che
pervade” prendendo atto che la speranza non è legata solo in un discorso
economico, dissentendo però sull’essere cinico di molti, dato che il problema
che la non-speranza sia legata solo al cinismo non è verità, in quanto si
darebbe la colpa a chi non spera catalogandolo come cinico, ma chi non spera è
solo vittima.
Siamo in una epoca in cui si è sfaldato il
grande sogno di un futuro più bello.
Il 1962 fu protagonista per il popolo Africano di una grande speranza quando si rese indipendente creando molti stati. Fu chiamata la grossa speranza del terzomondismo.
Il 1962 fu protagonista per il popolo Africano di una grande speranza quando si rese indipendente creando molti stati. Fu chiamata la grossa speranza del terzomondismo.
Anche il comunismo è stato un pensiero
positivo che ha dato un’enorme speranza che alla lunga è caduto perché non è
stato costruito quest’ideale per il benessere dell’uomo ma in realtà, a scapito
della persona.
Il progresso anche ha dato una grande
speranza in quanto, la vita è diventata migliore. Non c’è dubbio però che il
benessere sia anche rischioso in quanto, è portatore anche di catastrofi e
povertà e con questo crollo del sistema, il futuro diventa invece minaccia.
Dopo il 1988 si è creduto che il mercato
economico poteva risolvere tutto ma poi, questa speranza è durata poco e il suo
fallimento sta agli occhi di tutti.
Come cercare allora la speranza?
Papa Francesco ci risponde quando dice: “Uno sguardo di tenerezza (cfr. che è
compassione) riapre la speranza dell’altro”.
La
speranza Cristiana non è per me ma è la speranza per l’altro che ci fa porre la
domanda; “cosa posso fare per te?”.
L’amore
è la capacità di sperare per l’altro, di costruirne il futuro perché si esce
dal controllo dell’altro, anche se quello che pensavo su questo è diverso o
magari avevo un disegno e una visione diversa.
La speranza
è poter vedere, anche stando dentro la schiavitù,
in momenti di dolore, il cammino per costruire con determinazione, il domani che
non è per me, ma è per tutti.
Dio spera per il suo popolo: “per questo
sono sceso…”.
Si è usciti dalla depressione storica del
primo medioevo quando si è costruita la Chiesa che a sua volta, vicino si sono
costruite le case, l’ospedale, la scuola.
Quindi anche nel momento di grossa
difficoltà, se si ha uno sguardo di speranza per l’avvenire nasce la speranza
Cristiana che è diventata il motore, anche per l’Europa.
Marcello Capaldi e Cristina Aurili