All'Angelus della scorsa domenica 25 agosto, Papa Francesco lanciò un appello:
Con grande sofferenza e preoccupazione continuo a seguire la
situazione in Siria. L’aumento della violenza in una guerra tra
fratelli, con il moltiplicarsi di stragi e atti atroci, che tutti
abbiamo potuto vedere anche nelle terribili immagini di questi giorni,
mi spinge ancora una volta a levare alta la voce perché si fermi il
rumore delle armi. Non è lo scontro che offre prospettive di speranza
per risolvere i problemi, ma è la capacità di incontro e di dialogo.
Dal profondo del mio cuore, vorrei manifestare la mia
vicinanza con la preghiera e la solidarietà a tutte le vittime di questo
conflitto, a tutti coloro che soffrono, specialmente i bambini, e
invitare a tenere sempre accesa la speranza di pace. Faccio appello alla
Comunità Internazionale perché si mostri più sensibile verso questa
tragica situazione e metta tutto il suo impegno per aiutare la amata
Nazione siriana a trovare una soluzione ad una guerra che semina
distruzione e morte. Tutti insieme, preghiamo, tutti insieme preghiamo
la Madonna, Regina della Pace: Maria, Regina della Pace, prega per noi.
Tutti: Maria, Regina della Pace, prega per noi.
Questa domenica è andato oltre, indicendo per sabato prossimo una Giornata di preghiera per la pace con un Appello universale per la pace e contro ogni iniziativa militare,
perché la «guerra chiama guerra» e la «violenza chiama violenza»,
annunciando per sabato prossimo una giornata di digiuno e preghiera per
la pace in Siria:
«Quest'oggi cari fratelli e sorelle vorrei farmi interprete del grido che sale da ogni parte della Terra, da ogni popolo, dal cuore di ognuno, dall'unica grande famiglia che è l'umanità con angoscia crescente per il grido della pace». È stato un appello che ha ricordato gli storici pronunciamenti per la pace di suoi predecessori. Bergoglio ha concluso con una preghiera: «A Maria chiediamo di aiutarci a rispondere alla violenza, al conflitto e alla guerra, con la forza del dialogo, della riconciliazione e dell'amore. Lei è madre: che Lei ci aiuti a trovare la pace; tutti noi siamo i suoi figli!»
«Ho deciso di indire per tutta la Chiesa il 7 settembre, vigilia della Natività di Maria Regina della pace, una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, nel Medio Oriente e nel mondo intero». Lo ha annunciato Papa Francesco all'Angelus.
«Dalle 19 alle 24 - ha continuato - ci riuniremo in preghiera anche qui in piazza San Pietro per invocare da Dio questo grande dono: l'umanità ha bisogno di gesti di pace, di gesti di digiuno».
Il Ministro nazionale dell'OFS d'Italia Remo di Pinto, contattato da LA PERFETTA LETIZIA (link) , ha così commentato: “Alla luce delle testimonianze dei nostri contatti - spiega il
presidente nazionale del movimento laicale che si ispira a San Francesco
d’Assisi, Remo Di Pinto - vogliamo condannare fermamente la tragica
morte di tante vittime civili, ma nello spirito di Assisi che invochiamo
come modello di convivenza, confidiamo nella ricerca di una mediazione
tra le parti in contrasto, basata sul dialogo e sulla via delle fraterne
intese”
Ecco il testo completo del Comunicato stampa dell' OFS D'ITALIA :
“Alla luce delle drammatiche notizie che
ci giungono dai mezzi di comunicazione e dalle testimonianze dirette
inviateci da nostri contatti circa i disordini in Siria, vogliamo condannare fermamente la tragica morte di tante vittime civili.
Tuttavia, nello spirito di Assisi, che
invochiamo come modello di convivenza, non crediamo che la guerra o
altre azioni violente possano offrire l’ultima parola per la risoluzione
dei conflitti; confidiamo piuttosto nel cuore e nella mente di ogni
uomo e nella possibilità di trovare le ragioni per superare tutti gli
ostacoli e ricercare una mediazione tra le parti in contrasto, basata
sul dialogo e sulla via delle fraterne intese.
Chiediamo quindi che tutti i Governi si
impegnino a sorreggere gli sforzi dell’ONU e dei leader religiosi e
civili della Siria (come espresso nel documento del 25 Gennaio 2013 col
quale si invitano i Siriani di tutte le religioni ed etnie ad avviare un
processo di riconciliazione – MUSALAHA – basato sul dialogo e senza
ingerenze esterne), affinché si ricerchi una soluzione pacifica al conflitto,
abbandonando soluzioni militari dall’esito incerto e tra le cui
conseguenze potrebbe esserci il rischio di provocare un’escalation della
violenza in una zona del mondo dagli equilibri già molto fragili”.
L’ORDINE FRANCESCANO SECOLARE D’ITALIA
visita IL SITO ... ofs d'ItaliaLA FRATERNITA' O.F.S. S. ANTONIO DI ROMA INVITA TUTTI I FRANCESCANI SECOLARI AD UNIRSI IN PREGHIERA PER LA SIRIA E LE GUERRE IN MEDIO ORIENTE, SECONDO LE INTENZIONI DEL SANTO PADRE, IN OCCASIONE DELLA S. MESSA DEL "CENTRO GIUSEPPINA BERETTONI" - SABATO 7 SETTEMBRE ALLE ORE 16.00 - NELLA CAPPELLA CESI DELLA "BASILICA S. MARIA MAGGIORE".