beata Angela da Foligno scultore unbrro (sec XVI) chiesa di san Francesco, Foligno |
Sarà santa la beata Angela da Foligno, mistica medievale vissuta nel
XIII secolo.
Papa Francesco, infatti, accogliendo la relazione del cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha iscritto nel catalogo dei Santi la mistica beatificata da Papa Ratzinger.
"Il 9 ottobre 2013, il Santo Padre Francesco, accolta la relazione di Sua Eminenza Reverendissima il Signor Card. Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha esteso alla Chiesa Universale il Culto liturgico in onore della Beata Angela da Foligno, dell' Ordine Secolare di San Francesco; nata a Foligno (Italia) intorno al 1248 ed ivi morta il 4 gennaio 1309, iscrivendola nel catalogo dei Santi".
Con queste parole la Santa Sede ha annunciato questo 11 ottobre 2013, il compimento del processo che attribuisce ad Angela il titolo di Santa attraverso la canonizzazione equipollente (vedi nota *), al suono festoso delle campane della chiesa di San Francesco e della Cattedrale".
A spiegare la modalità di questa canonizzazione - diversa da quella ordinaria che prevede il riconoscimento canonico di un miracolo attribuito all’intercessione di un beato - è stato lo stesso cardinale Amato con un breve articolo esplicativo apparso sull’Osservatore Romano.
Papa Francesco, infatti, accogliendo la relazione del cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha iscritto nel catalogo dei Santi la mistica beatificata da Papa Ratzinger.
"Il 9 ottobre 2013, il Santo Padre Francesco, accolta la relazione di Sua Eminenza Reverendissima il Signor Card. Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha esteso alla Chiesa Universale il Culto liturgico in onore della Beata Angela da Foligno, dell' Ordine Secolare di San Francesco; nata a Foligno (Italia) intorno al 1248 ed ivi morta il 4 gennaio 1309, iscrivendola nel catalogo dei Santi".
Con queste parole la Santa Sede ha annunciato questo 11 ottobre 2013, il compimento del processo che attribuisce ad Angela il titolo di Santa attraverso la canonizzazione equipollente (vedi nota *), al suono festoso delle campane della chiesa di San Francesco e della Cattedrale".
A spiegare la modalità di questa canonizzazione - diversa da quella ordinaria che prevede il riconoscimento canonico di un miracolo attribuito all’intercessione di un beato - è stato lo stesso cardinale Amato con un breve articolo esplicativo apparso sull’Osservatore Romano.
Il porporato ha spiegato come
papa Francesco, «in seguito alle numerose suppliche presentate alla
Santa Sede da vescovi e superiori francescani», ha proceduto «alla
canonizzazione equipollente della beata Angela da Foligno».
Per tale canonizzazione, ha ricordato il cardinale, secondo la dottrina di Benedetto XIV risalente al XVIII secolo, «si richiedono tre elementi:
Per tale canonizzazione, ha ricordato il cardinale, secondo la dottrina di Benedetto XIV risalente al XVIII secolo, «si richiedono tre elementi:
- il possesso antico del culto; «la costante e comune attestazione di storici degni di fede sulle virtù o sul martirio; la ininterrotta fama di prodigi». E se si soddisfano queste condizioni - sempre secondo la dottrina di papa Lambertini - «il Sommo Pontefice, di sua autorità, può procedere alla canonizzazione equipollente, cioè all’estensione alla Chiesa universale della recita dell’ufficio divino e della celebrazione della Messa, "senza alcuna sentenza formale definitiva, senza aver premesso alcun processo giuridico, senza aver compiuto le consuete cerimonie"».
Il cardinale Amato ha sottolineato come «la pratica
della canonizzazione equipollente è stata sempre presente nella Chiesa e
attuata regolarmente, anche se non frequentemente». E poi ha citato
alcuni esempi di santi canonizzati in questo modo. Tra questi ci sono E
cioè Romualdo (1595), Raimondo Nonnato (1681), Stefano di Ungheria
(1686), Margherita di Scozia (1691), Giovanni di Matha (1694), Gregorio
VII (1728), Venceslao di Boemia (1729), Gertrude di Helfta (1738). E
anche Pier Damiani e Bonifacio martire (1828); Cirillo e Metodio di
Salonicco (1880); Cirillo di Alessandria, Cirillo di Gerusalemme,
Giustino martire e Agostino di Canterbury (1882); Giovanni Damasceno
(1890); Beda il venerabile (1899); Efrem Siro (1920); Alberto Magno
(1931); Margherita di Ungheria (1943); Gregorio Barbarigo (1960);
Giovanni d’Avila (1970). L’ultima canonizzazione equipollente è stata
quella di santa Ildegarda di Bingen, ad opera di Benedetto XVI, il 10
maggio 2012. (Diverso è il caso di Giovanni XXIII la cui prossima
canonizzazione - con la decisione del Papa di dispensare la causa dal
miracolo - non è però classificabile come equipollente).
(*) nota:
La canonizzazione equipollente avviene senza una solenne
celebrazione liturgica, ma con la firma da parte del Papa di un decreto
che, riconoscendo l’esistenza di un culto che supera i confini della
Diocesi di Foligno e della Famiglia francescana in cui è permesso ormai
da secoli, lo estende alla Chiesa universale. Del resto, più volte i
Papi – da ultimo Benedetto XVI nella catechesi tenuta durante l’udienza
del 13 ottobre 2010 – hanno chiamato Angela “Santa” in occasioni
pubbliche, confermando di fatto il valore unanimemente riconosciuto dai
teologi e dai fedeli alla sua esperienza mistica.Tra gli atti di
venerazione, ricordiamo quello del Beato Giovanni Paolo II che, in
visita a Foligno il 20 giugno 1993, volle pregare dinanzi all’urna della
Mistica folignate.
Papa Francesco è giunto alla decisione di iscrivere Angela nel catalogo dei Santi in virtù della determinazione di Papa Benedetto XVI che, autorizzando la Congregazione a derogare alla comune prassi in presenza di un culto antico, universale e ininterrotto, ha impresso una sostanziale accelerazione alla causa. Per provvidenziale coincidenza, la canonizzazione di Angela da Foligno avviene proprio all’indomani della visita di Papa Francesco ad Assisi, nella città che vide alcuni passi decisivi della conversione di Sant’Angela sulle orme di San Francesco, e a pochi giorni dall’annuncio della canonizzazione di Giovanni Paolo II, a lei molto devoto.
Papa Francesco è giunto alla decisione di iscrivere Angela nel catalogo dei Santi in virtù della determinazione di Papa Benedetto XVI che, autorizzando la Congregazione a derogare alla comune prassi in presenza di un culto antico, universale e ininterrotto, ha impresso una sostanziale accelerazione alla causa. Per provvidenziale coincidenza, la canonizzazione di Angela da Foligno avviene proprio all’indomani della visita di Papa Francesco ad Assisi, nella città che vide alcuni passi decisivi della conversione di Sant’Angela sulle orme di San Francesco, e a pochi giorni dall’annuncio della canonizzazione di Giovanni Paolo II, a lei molto devoto.
Sant’Angela da Foligno, definita “Maestra dei Teologi”, nacque a
Foligno da famiglia agiata nel 1248 circa.
Nella sua giovinezza non compì studi approfonditi ed ebbe una vita segnata dal peccato, fino alla conversione avvenuta nel 1285 circa. Persi in breve tempo la madre, il marito e i figli, entrò verso il 1291 nel Terz’Ordine Francescano.
Le scarse notizie sulla sua vita ci giungono dal Memoriale, compilato dal confessore frate A. (Arnaldo?) tra il 1292 ed il 1296 per sottoporre la sua esperienza mistica ad una commissione di teologi. Esso è contenuto nel più ampio Liber, opera di grande intensità e testo fondamentale della mistica, che ripercorre la sua esperienza dal raggiungimento della consapevolezza del peccato fino all’unione con la Trinità, dalla necessità della conoscenza di sé fino al desiderio di dare istruzioni ai figli spirituali riuniti nel Cenacolo.
Morì a Foligno il 4 gennaio 1309 ed i suoi resti sono venerati nella Chiesa Conventuale di San Francesco.
La memoria liturgica – fissata al 4 gennaio, suo dies natalis – sarà celebrata nel 2014 con particolare solennità, per rendere grazie a Dio di aver donato alla sua Chiesa l’esempio e l’intercessione di Sant’Angela da Foligno: hanno accettato l’invito a partecipare alla celebrazione il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Card. Angelo Amato, ed il Segretario della stessa Congregazione S. E. mons. Marcello Bartolucci.
Inoltre, domenica 30 marzo 2014, IV di Quaresima, la Diocesi di Foligno si recherà in pellegrinaggio ad Assisi sulle orme di Angela.
Nella sua giovinezza non compì studi approfonditi ed ebbe una vita segnata dal peccato, fino alla conversione avvenuta nel 1285 circa. Persi in breve tempo la madre, il marito e i figli, entrò verso il 1291 nel Terz’Ordine Francescano.
Le scarse notizie sulla sua vita ci giungono dal Memoriale, compilato dal confessore frate A. (Arnaldo?) tra il 1292 ed il 1296 per sottoporre la sua esperienza mistica ad una commissione di teologi. Esso è contenuto nel più ampio Liber, opera di grande intensità e testo fondamentale della mistica, che ripercorre la sua esperienza dal raggiungimento della consapevolezza del peccato fino all’unione con la Trinità, dalla necessità della conoscenza di sé fino al desiderio di dare istruzioni ai figli spirituali riuniti nel Cenacolo.
Morì a Foligno il 4 gennaio 1309 ed i suoi resti sono venerati nella Chiesa Conventuale di San Francesco.
La memoria liturgica – fissata al 4 gennaio, suo dies natalis – sarà celebrata nel 2014 con particolare solennità, per rendere grazie a Dio di aver donato alla sua Chiesa l’esempio e l’intercessione di Sant’Angela da Foligno: hanno accettato l’invito a partecipare alla celebrazione il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Card. Angelo Amato, ed il Segretario della stessa Congregazione S. E. mons. Marcello Bartolucci.
Inoltre, domenica 30 marzo 2014, IV di Quaresima, la Diocesi di Foligno si recherà in pellegrinaggio ad Assisi sulle orme di Angela.
source: Avvenire, Agenzia stampa Zenit e Diocesi di Foligno
a cura dell'Archivio storico della Fraternità OFS S. Antonio di Roma
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