SABATO 16
novembre
Primo incontro formazione permanente
Primo incontro formazione permanente
IL SEGNO
DELLA CROCE
La nostra Fraternità si è
riunita sabato 16 novembre per il primo incontro di formazione permanente guidata
da Bruno Rosati.
La relazione del nostro Maestro di formazione è stata incentrata sulla simbologia della Croce: essa includeva citazioni delle scritture e dei Padri della Chiesa. L’incontro ha visto la partecipazione di quattordici terziari che hanno potuto seguire un’erudita esposizione di come si è arrivati, partendo dalle origini dei vari “segni” di croce – neile raffigurazioni iconiche e nei gesti quotidiani e liturgici - dai primi cristiani fino ad arivare al nostro giornaliero farsi “il segno della croce”.
Esso è un semplice gesto fatto con mani e cuore, che coinvolge la nostra unità personale di anima e di corpo.
Non sono mancati – durante l’esposizione – e nel breve confronto che ne è seguito, momenti per un confronto tra di noi su come viviamo questo segno fatto “nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” che è un fare presente, pronunciandone il nome, nel qui e ora, la presenza nel mondo della santissima Trinità.
Un “farsi il segno” che ci sostiene nei momenti in cui la nostra vita interiore si fa gesto esteriore e quale segno con il quale il mondo ci riconosce come cristiani: ci vergogniamo a farlo in pubblico?
La relazione del nostro Maestro di formazione è stata incentrata sulla simbologia della Croce: essa includeva citazioni delle scritture e dei Padri della Chiesa. L’incontro ha visto la partecipazione di quattordici terziari che hanno potuto seguire un’erudita esposizione di come si è arrivati, partendo dalle origini dei vari “segni” di croce – neile raffigurazioni iconiche e nei gesti quotidiani e liturgici - dai primi cristiani fino ad arivare al nostro giornaliero farsi “il segno della croce”.
Esso è un semplice gesto fatto con mani e cuore, che coinvolge la nostra unità personale di anima e di corpo.
Non sono mancati – durante l’esposizione – e nel breve confronto che ne è seguito, momenti per un confronto tra di noi su come viviamo questo segno fatto “nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” che è un fare presente, pronunciandone il nome, nel qui e ora, la presenza nel mondo della santissima Trinità.
Un “farsi il segno” che ci sostiene nei momenti in cui la nostra vita interiore si fa gesto esteriore e quale segno con il quale il mondo ci riconosce come cristiani: ci vergogniamo a farlo in pubblico?
Guido Bartolone, probando
Prossimi incontri:
2. - La
Preghiera
3 - Il Padre Nostro
4 - … ma chi dite che io sia?
5 - Maria (maggio)
3 - Il Padre Nostro
4 - … ma chi dite che io sia?
5 - Maria (maggio)
