Nel 1926, l’Opera della Propagazione della Fede, su suggerimento del
Circolo missionario del Seminario di Sassari, propose a
papa Pio XI di indire una giornata annuale in favore dell’attività
missionaria della Chiesa universale. La richiesta venne accolta con favore e
l’anno successivo (1927) fu celebrata la prima “Giornata Missionaria Mondiale
per la propagazione della fede”, stabilendo che ciò avvenisse ogni penultima
domenica di ottobre, tradizionalmente riconosciuto come mese missionario per
eccellenza.
In questo giorno i fedeli di tutti i continenti sono chiamati ad aprire
il loro cuore alle esigenze spirituali della missione e ad impegnarsi con gesti
concreti di solidarietà a sostegno di tutte le giovani Chiese. Vengono così
sostenuti con le offerte della Giornata,
progetti per consolidare la Chiesa mediante l'aiuto ai catechisti, ai
seminari con la formazione del clero locale, e all’assistenza socio-sanitaria
dell’infanzia.
Lo slogan scelto per la Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno è “Ho creduto perciò ho parlato”, tratta dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (2 Cor 4,13).
Lo slogan scelto per la Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno è “Ho creduto perciò ho parlato”, tratta dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (2 Cor 4,13).
Il riferimento è al rapporto essenziale
tra missione e fede e alla rilevanza data a quest’ultima da papa Benedetto XVI,
con l’aver indetto uno speciale Anno della Fede: dall'11 ottobre 2012, con il
50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, fino al 24 novembre
2013, solennità di Cristo Re dell'Universo.
Oggi la missione ad gentes
deve essere il costante orizzonte e il paradigma di ogni attività ecclesiale,
perché l’identità stessa della Chiesa è costituita dalla fede nel Mistero di
Dio, che si è rivelato in Cristo per portarci la salvezza, e dalla missione di
testimoniarlo e annunciarlo al mondo, fino al suo ritorno.
Come san Paolo,
dobbiamo essere attenti verso i lontani, quelli che non conoscono ancora Cristo
e non hanno sperimentato la paternità di Dio, nella consapevolezza che “la
cooperazione missionaria si deve allargare oggi a forme nuove includendo non solo
l’aiuto economico, ma anche la partecipazione diretta all’evangelizzazione”
(Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio, 82).
La celebrazione dell’Anno
della fede e del Sinodo dei Vescovi sulla nuova evangelizzazione saranno
occasioni propizie per un
rilancio della cooperazione missionaria, soprattutto in questa seconda
dimensione.
Benedetto XVI
messaggio per la Giornata Missionaria
Mondiale