Il 24 febbraio scorso è partita una brillante iniziativa distribuita su 5 incontri mensili, organizzata dai
frati minori del Convento di San Bonaventura al Palatino a Roma e aperta alle giovani famiglie sposate.
L’iniziativa è intitolata: “La promessa e il compimento di una felicità –
l’immagine del Dio-Amore nella vita di coppia”. L’obiettivo del
programma e quello di fornire “un percorso formativo per aiutare a vivere ed
esprimere la bellezza della vita matrimoniale”.
I temi
delle giornate hanno riflettuto e toccheranno nei prossimi mesi questi
argomenti: il 24 febbraio si è riflettuto sul tema della “Paura”, il 24 marzo
il tema è stato “dell’Amore”, il 21 aprile sarà sulla “Rabbia”, il 26 maggio si
parlerà del “Dolore” e il 23 giugno, ultima data, si lavorerà sul tema della
“Gioia”.
L’orario è
dalle 15:00 alle 19:00.
... un percorso formativo per aiutare a vivere ed esprimere la bellezza della vita matrimoniale …
Le giornate sono
organizzate principalmente da Fra Alessandro Cavicchia e da laici sposati che
sono esperti in consulenza familiare e fanno parte della comunità dei
“Granellini” sempre appoggiati al convento, Giovanni Pulci e Marika La Stella e
da Massimiliano e Mara.
Oltre a questi,
prestano la loro collaborazione anche Fra Massimo di Torre Angela a Roma e Suor
Raffaella, della comunità francescana dei poveri di Frascati.
Fin dal primo
incontro è stata numerosa la partecipazione delle coppie, ben venti
accompagnate per molte di loro dai loro figli che un ottimo servizio di
baby-sitteraggio ha potuto liberare per 4 ore le famiglie e permettere loro di
partecipare pienamente senza, “distrazioni” agli incontri.
L’incontro è
strutturato sulla narrazione biblica tratta dal libro di Tobia, i cui paragrafi
sono stati scelti per introdurre i vari temi delle giornate.
Segue la
riflessione di Fra Alessandro il quale partendo dalla spiegazione biblica del
brano letto, amplia l’aspetto della promessa e del compimento dell’amore
attraverso il percorso che Tobia, fedele nel Signore misericordioso, ha
realizzato così lasciando l’”azimut” ad ogni coppia di sposi, insegnando loro
la realizzazione insieme del progetto d’amore. In che modo?
Nell’ incontro
di febbraio, partendo dalla
narrazione del libro di Tobia (Tb 1, 1-14), sono stati riflettuti i punti che
introducono al significato dell’essere famiglia, come luogo dell’alleanza e
della promessa, del cammino che non si ferma mai, ma si accetta nella tensione
a raggiungere la via della giustizia e del compimento, della paura e della
vulnerabilità che dapprima istintivamente ci fa fuggire ma che se riconosciuta
come occasione per sentire l’aiuto del Signore e degli amici, ci porta a
sperimentare l’amore nella nostra fragilità, il racconto che diventa tesoro
prezioso della nostra vita affinché il compimento della nostra felicità aiuti
tutti a vivere nella fiducia.
E’ seguito poi
il contenuto psicologico, sviluppato dai consulenti familiari che hanno dato
risalto sui metodi del controllo e della gestione delle emozioni e della paura,
a livello personale e nella coppia che, se ben indirizzati, diventano una
chiave di volta per scegliere quali azioni da intraprendere in unione con
l’altro, liberi di amare riuscendo così a dirigere il cammino, verso la
realizzazione dell’amore.
Dopo l’approccio
psicologico, un numero limitato di coppie si sono incontrate (per un numero
massimo di quattro) assieme a due collaboratori, per narrare personalmente come
da una esperienza di paura è risultata poi l’azione positiva che ha indirizzato
la persona coinvolta verso un cammino efficace. Dopo un’ora di confronto a gruppi, riuniti di nuovo tutti insieme, Fra Alessandro con una breve riflessione finale propone il compito da seguire nel cammino coniugale e di coppia. Chiude alle 19:00 la messa comune.
Così come
l’incontro di marzo il quale,
partendo dall’introduzione al brano di Tobia (Tb 6, 16-19), quando “l’angelo disse a Tobia di non temere perché
Sara gli sarà data in sposa dal Signore e nulla potrà accadergli…e appena Tobia
ascoltò tali cose, la sua anima amò Sara e a lei, la sua anima si unì
intensissimamente”, - è seguita la riflessione su come l’amore umano possa
diventare amore divino, attraverso le definizioni di precise indicazioni che
partendo dalla necessaria e totale autonomia e indipendenza di ogni individuo
nella sua realizzazione porta poi, ad un radicale (perché radicato nella
verità) orientamento (perché implica una decisione coerente con il
proprio essere) al bene dell’altro o dell’altra. Nel progetto di Dio, questi
due ambiti diventano per l’uomo e la donna vocazione a essere amore, orientando
la propria autonomia verso la donazione piena di sé.
L’approccio
psicologico fa conoscere la metodologia e le dinamiche dell’ascolto dell’altro
che diventa uno dei modi in cui si può Amare l’altro.
Le tecniche poi,
opportunamente orientate a dare un aiuto per superare i conflitti attraverso la
conoscenza mirata su come sia possibile costruire la comunicazione, attraverso
un decalogo dei punti, fondamentale per ascoltare (il silenzio, la verifica
della comprensione, il contesto spaziale e fisico) e per farsi ascoltare
(parlare di se stessi, atteggiamento rispettoso tralasciando urla – chiusure -
giudizi – insulti, quando si parla l’altro deve essere disponibile ad
ascoltare, spazi senza figli, settimanalmente, per dedicarsi a parlare e
ascoltare).
L’esperienza di
alcune coppie, riunite per un’ora con l’aiuto dei consulenti, ha fatto
raccontare episodi pratici vissuti che partendo da atteggiamenti di chiusura e
conflitti, da parte di ognuno/ognuna siano stati superati preparando terreni
favorevoli per raccontarsi e ascoltare all’interno della dinamica di coppia.
E’ seguita la
riflessione finale di Fra Alessandro e di Fra Massimo sull’amore possibile come
una intensissima unione delle due anime e poi, alle 19:00 la santa Messa delle
Palme.
Sarà mia cura portarvi la mia esperienza e di Cristina, mia moglie, dei prossimi due incontri su "Squilla Francescana"..
Per le coppie
che fossero interessate, anche portando i loro figli, possono contattarmi
(3392763050 - fraternità S. Antonio), oppure contattare l’organizzatore degli incontri, Frate Alessandro
(06/6780331) o scrivere all’email dei giovani collaboratori, giovanni.pulci@libero.it
Marcello Capaldi
Temi delle giornate e calendario:
24 febbraio: LA PAURA
“Quando seppi che il re conosceva il fatto e che mi si cercava per essere messo a morte, colto da paura mi diedi alla fuga”
(Tb 1, 19)
24 marzo: L’AMORE
“Tobia l’amò molto, senza poter distogliere il cuore da lei”
(Tb 6, 16‐19)
“Tobia l’amò molto, senza poter distogliere il cuore da lei”
(Tb 6, 16‐19)
28 aprile: LA RABBIA
“Anna replicava a Tobi: lasciami stare e non ingannarmi, mio figlio è morto!”
(Tb 10, 1‐7)
“Anna replicava a Tobi: lasciami stare e non ingannarmi, mio figlio è morto!”
(Tb 10, 1‐7)
26 maggio: IL DOLORE
“Sono certo che mio padre e mia madre non hanno più speranza di rivedermi!”
(Tb 10, 8‐10)
“Sono certo che mio padre e mia madre non hanno più speranza di rivedermi!”
(Tb 10, 8‐10)
23 giugno: LA GIOIA
“Tobia entrò in casa benedicendo Dio con tutta la voce che aveva”
(Tb 11, 1‐5)
“Tobia entrò in casa benedicendo Dio con tutta la voce che aveva”
(Tb 11, 1‐5)